Primo maggio senza pubblico,un concertone virtuale in cui è mancata l’energia della piazza

Era il lontano 1 maggio del 1990 quando per la prima volta Piazza San Giovanni in Laterano era gremita di 100 mila persone.Era il primo concerto organizzato dalle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL che continueranno con successo a organizzarlo ogni anno, mettendo al centro il lavoro. In questo 2020 sono stati festeggiati i trent’anni.
Quanto il pubblico e la piazza contino in un evento come il primo maggio nato per unire ed aggregare, per condividere un tema forte come il lavoro? Tanto. Lo si è visto nella trasferimento televisiva dell’evento venerdì sera in cui l’ingresso virtuale sul palcoscenico -vetrina del Concerto non ha avuto uguale resa emozionale, uguale enfasi. Nonostante l’energia messa dagli artisti. Abbiamo apprezzato la performance di Fabrizio Moro con il brano Pace, e della canzone che lo ha portato alla ribalta, Portami via. La Tv pubblica non si è risparmiata (lo spettacolo-evento è andato in onda su Rai3 e in contemporanea su Radio2 e su RaiPlay in LIS) con un cast di artisti di grande calibratura che l’anima ce l’hanno messa davvero. Abbiamo visto una Gianna Nannini malinconica esibirsi sui tetti di una Milano tanto bella e silenziosa ripresa da un drone: “Sono qui ad abbracciarvi virtualmente perché siamo tutti isolati in questo distanziamento fisico”. La rocker toscana, in un’atmosfera allo stesso tempo magica e nostalgica, ha cantato tre brani al pianoforte: Notti senza cuore, Donne in amore e Sei nell’anima. Alla fine si è alzata e guardando la città sotto i suoi occhi si è stretta in un abbraccio solitario.
“Vi abbraccio con tanto affetto, sperando di abbracciarvi presto fisicamente” è stato invece il messaggio dell’amato Vasco Rossi che per il Concertone televisivo del Primo Maggio ha regalato immagini di repertorio dei suoi concerti, di backstage, di stadi, del Modena Park del 2017, sulle note del brano “Un senso”, mentre Lo Stato Sociale con la sua band si è esibita da piazza Maggiore a Bologna, rigorosamente senza pubblico. Zucchero, nel suo intervento dalla sua casa , ha ricordato tutte le persone che lavorano nello spettacolo, “musicisti e tutti quelli dell’indotto che in questo momento sono fermi e hanno famiglie da mantenere e non sanno cosa succederà nel futuro” Tosca e i suoi musicisti, dalla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica a Roma, hanno intonato Bella Ciao, in una versione molto intima e scaldata dalla voce dell’artista romana, e l’esibizione con Danilo Rea al pianoforte nel brano che ha portato all’ultimo Festival di Sanremo “Ho amato tutto”.
“La rivoluzione è un lavoro poetico”, diviene il messaggio lanciato da Tosca rivolto a tutti noi.
La serata è filata via con gli altri tanti artisti che si sono succeduti, Alex Britti, Francesco Gabbani, Irene Grandi,Bugo, Leo Gassmanel, alcuni brani nelle nostre case li abbiamo pure cantati.
Il programma andato avanti per oltre due ore condotto da una Ambra Angiolini divenuta una icona del concertone, che abbiamo visto in questa edizione speciale senza piazza, da un Teatro delle Vittorie porsi in modo senz’altro più sobrio,consapevole della grande difficoltà che in questo momento tocca tutti, coscienti in modo uguale di una prospettiva in cui il lavoro sarà davvero il tema toccante, su cui girerà la vita di ognuno di noi.”Mi è mancato tutto, l’urlo, il Ciao Roma, anche la pioggia” ha dichiarato la conduttrice.
Zucchero nel suo intervento, ha ricordato tutte le persone che lavorano nello spettacolo la categoria che più si è fermata. Ha salutato il pubblico a casa con un augurio che facciamo anche nostro :”stringi il culo e stringi i denti”. Ce la faremo. Una concreta speranza per il futuro che ci aspetta»
Appuntamento con il Concertone vero nella piazza il 1 maggio 2021 a riprenderci tutte quelle emozioni mancate in questa edizione sofferta del 2020 (S.G.)

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