Premio giornalistico “Alessandro Vismara”, lo studente Andrea Marziali vince la 33a edizione

Trentatré. Vuol dire che il premio giornalistico “Alessandro Vismara”, dopo aver raggiunto e superato ampiamente la trentina, non soltanto gode ottima salute, ma che resta una pietra miliare e sollecitazione importante per la crescita delle future generazioni. L’edizione 2022 – dopo lo stop biennale imposto dal Covid – ha visto allineati 23 lavori di altrettanti studenti dell’Istituto Santa Rosa di Viterbo. Impegnati su due temi a scelta di stretta attualità, il lavoro e la rinascita dei piccoli centri urbani. Il pezzo migliore, a giudizio della Commissione formata da insegnanti del Liceo, è stato quello di Andrea Marziali (V° DU); al secondo posto Elisa Pagliarello (1° AE); al terzo Benedetta Scorsini (V° AU). Fuori concorso evidentemente la band “Classe Sassofono” della scuola, che ha dato ritmo all’inizio e alla fine della sobria cerimonia di premiazione i con un paio di brani ragtime e swing. Sold out nella Sala Regia di palazzo dei Priori. Presenti i famigliari di Alessandro Vismara, tanti studenti, docenti in attività e in pensione, il questore di Viterbo Dr. Giancarlo Sant’Elia, il commissario straordinario del Comune Antonella Scolamiero, il dirigente della scuola Alessandro Ernestini, per assistere alla premiazione dei ragazzi di oggi che saranno gli uomini di domani, ma anche per rendere omaggio a un indimenticabile e indimenticato docente oltre che un eccellente giornalista che ha rappresentato un punto di riferimento per diverse generazioni. Al di là della capacità di elaborazione dei temi giornalistici proposti, la Commissione giudicatrice ha apprezzato la limpidezza e pulizia della scrittura dei giovani concorrenti. E sì che ce n’è bisogno, come ha sottolineato non a caso il commissario Scolamiero: “Esprimersi bene, fa fare bene”. (L. C.)

Nela foto di copertina lo studente premiato Andrea Marzali con Massimiliano Vismara figlio del prof.Alessandro Vismara

Foto: la band “Classe Sassofono” dell’Istituto Santa Rosa di Viterbo

Foto: la folta platea nella Sala Regia di Palazzo dei Priori