Premio a Simonetta Pachella nell’Aula Magna dell’ITIS ritirato dal figlio Gabriele e dalla nipotina Costanza

di Luciano Costantini

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“Riservato”. Il cartellino bianco sulla poltrona rossa di prima fila è anonimo. La poltrona non è occupata, “ma lei c’è, è qui con noi”. Nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale di Viterbo è in programma l’assemblea dell’Anp (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola), però l’apertura è dedicata a chi della scuola e nella scuola è stata per venti anni un autentico esempio, Simonetta Pachella, preside dell’istituto Francesco Orioli, scomparsa prematuramente quattro giorni fa. Alla presenza della famiglia, del provveditore agli Studi e dell’intero staff regionale, viene consegnato il premio Romei di Bologna, un collaboratore del ministero della Pubblica Istruzione, e che ogni anno va a un preside che si sia distinto nella sua attività. Simonetta per soli due giorni è arrivata in ritardo per ritirare la targa che aveva ampiamente meritato e che gli sarebbe stata offerta ieri l’altro a Roma. Ma “in sala c’è, è qui con noi”, sottolinea il figlio Gabriele nel ricevere il premio riservato alla mamma. Gabriele è giovane, si commuove nel ricordare brevemente la figura di Simonetta: “La scuola per lei era una casa e un punto di riferimento insieme ai suoi studenti. Vi ha lavorato per venti anni trovando amici, amiche e pure delle difficoltà”. Insieme a Gabriele vi sono gli altri due fratelli, Enrico ed Andrea e la nipotina Costanza. In platea tanti colleghi a testimonianza della stima e dell’affetto per la preside scomparsa, che – si ricorda – “avrebbe voluto conservare l’autonomia scolastica dell’Orioli… Almeno per un altro anno”. A sostituirla in qualità di reggente sarà ora la professoressa Monica Cavalletti che avrà innanzi tutto il non scontato compito di farsi amare dagli studenti, come Simonetta si è fatta amare.

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