Poker di grandi autori per Caffeina con Claudio Margottini e Pupi Avati in prima nazionale

L’autunno di Caffeina a Viterbo si tinge di cultura: arriva in prima nazionale Pupi Avati con il suo nuovo libro “L’alta fantasia”, il racconto del viaggio di Giovanni Boccaccio alla scoperta di Dante Alighieri. Fu proprio il grande poeta aretino, autore del Decameron, a definire per primo la Comedia dantesca “Divina”. Pupi Avati sarà al Teatro Caffeina il prossimo 11 novembre alle ore 18.30 per lanciare la sua nuova opera sugli scaffali per Solferino editore: a dialogo con il grande regista ci saranno Giorgio Nisini, docente dell’Università la Sapienza responsabile culturale dell’Emporio Letterario di Pienza e Anna Pegoretti, docente di Letteratura Italiana presso l’università d Roma Tre.

Solo una delle proposte culturali dell’autunno di Caffeina: il 30 ottobre alle ore 17.30 Annalisa Pellegrino porta a via Cavour “PsicoParole – La cura dell’animo in tempo di pandemia”, un’opera che va a indagare la nostra fragilità al tempo del Covid19: “Ho avuto il Coronavirus. Camminavo, prendevo vitamine, mi esponevo al sole. Mangiavo bene. Pensavo positivo. Ridevo. Indossavo la mascherina. Eppure sono stata attaccata dal virus. Non è una colpa prendersi il virus. È qualcosa che nonostante tutto può accadere. Ti racconto di me”, si legge nella sinossi dell’opera. Sempre il 30 ottobre ma alle ore 18.30 arriva a Viterbo Vittorio Macioce, giornalista e scrittore, intervistato da Maurizio Donsanti: “Dice Angelica” è il nuovo libro pubblicato da Salani Edtore. Una grande rilettura dell’Orlando Furioso di Ariosto visto dal punto di osservazione e dalla voce narrante di Angelica, la principessa del Catai, indagata in tutta la sua complessità.

Chiude il quartetto un ospite di onore: il viterbese Claudio Margottini, geologo, attaché scientifico presso l’ambasciata italiana in Egitto, ci racconta il suo “Viaggio in Afghanistan” il prossimo 12 novembre alle 18.30. Arrivato al Cairo nel 2016, dal 2002 al 2013 Margottini ha lavorato in prima persona nel paese dei Taliban, occupandosi del restauro di importanti opere culturali. Il suo occhio vigile, attento e competente ci aiuterà a raccontare quel che sta accadendo in centro Asia, affrontandolo da una prospettiva diversa e intrigante: quella di un addetto scientifico che ha potuto contribuire alla conservazione dei beni di pregio culturale e ha potuto lavorare sullo sviluppo industriale di una regione martoriata da conflitti. Ancora grandi ospiti a Viterbo dunque, mentre senza sosta continuano gli allestimenti e le preparazioni per la stagione teatrale 2021-2022 del Teatro Caffeina: con lo sblocco delle sale teatrali al 100% torneranno a Viterbo i consueti grandi nomi della prosa nazionale.

Ufficio stampa Caffeina

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