Per Cani e Gatti malanni di stagione, tosse e raffreddore

d.ssa Chiara Sordini*

Con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi, anche per gli animali iniziano i primi “malanni di stagione”: tosse e raffreddore.
Bisogna differenziare un po’ tra cane e gatto e soprattutto dall’uomo.
Partiamo dal gatto: già da diverse settimane sono sempre di più i gattini portati in visita per problematiche respiratorie. Si tratta spesso della Rinotracheite infettiva, una malattia molto contagiosa dovuta principalmente ad Herpes e Calicivirus. I soggetti più a rischio sono i giovani non vaccinati.
All’inizio i proprietari notano starnuti, scolo nasale e lacrimazione. Se questi sintomi vengono trascurati la malattia evolve, provocando congiuntiviti croniche, piaghe su narici e bocca che causano la perdita dell’olfatto e di conseguenza anoressia. Infine la malattia può complicarsi fino a diventare polmonite, che potrebbe anche essere mortale.
Fortunatamente la Rinotracheite può essere prevenuta efficacemente con la vaccinazione.
I cani invece, con l’arrivo del clima umido e freddo, possono contrarre una forma di tosse tracheale, definita comunemente “tosse dei canili” o Tracheobronchite, dovuta a diversi agenti patogeni, virali e batterici, ma anche ad altri fattori, come lo stress ed il sovraffollamento. Infatti viene chiamata “tosse dei canili” perché nei luoghi con un’alta concentrazione di cani, come canili, pensioni, allevamenti, toelette, studi veterinari (ahimè), il contagio è assicurato!
Quando noi veterinari veniamo consultati, i proprietari ci riferiscono, allarmati, che è come se il cane “avesse qualcosa incastrato in gola”. Questo è dovuto alla forte infiammazione della trachea che a volte può causare anche vomito. Basta sfiorarla appena per provocare accessi di tosse. Sebbene la tosse dei canili non sia una patologia grave, a volte le manifestazioni sono veramente importanti, tanto che serve un trattamento antibiotico.
Nei casi lievi invece, e quando i colpi di tosse sono sporadici nell’arco della giornata, io consiglio di usare miele e propoli, che hanno un’azione lenitiva sulla mucosa orale.
Anche per la tosse dei canili esistono dei vaccini, che però non sempre sono efficaci vista la multifattorialità eziologica.

 

*La dottoressa Chiara Sordini* vive e lavora a Viterbo. Si è laureata presso la  Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia, luogo dove ha prestato tirocinio in una clinica per piccoli animali ed animali esotici. Tornata a Viterbo per un periodo si è occupata anche di animali da reddito. Da circa sei anni  incentra il suo lavoro sugli animali da compagnia ed esotici; e da due anni anche sugli animali selvatici in collaborazione col CRAS di Viterbo. Da qualche anno ha intrapreso la specializzazione nel campo dell’ecografia.
Per consigli potete contattarla: sordini.chiara@tiscali.it – redazione@tusciaup.com

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