Pasquetta al Bosco del Sasseto di Torre Alfina: natura, sensi, anima e una storia

Pasquetta al Bosco del Sasseto, foresta dall’elevatissimo grado di biodiversità, accoglie da secoli le vetuste radici di alberi secolari dai rami contorti e dalle evocative forme dei tronchi. Non solo questo però è il Bosco del Sasseto. Esso è anche un documento storico indissolubilmente legato alle vicende del Castello di Torre Alfina.

Natura, sensi, anima e una storia. Oltre agli importanti aspetti naturalistici il bosco del Sasseto appare intriso di un senso di trascendenza, o forse un preciso genius loci, che si avverte all’ombra delle maestose chiome, camminando fra i massi ricoperti di muschio. Qui si conserva la storia vera di colui che, a fine ‘800, amò a tal punto questo luogo selvaggio da renderlo, rispettosamente, accessibile e da eleggerlo ad ultima e definitiva dimora.

Sentieri e muretti a secco armonizzati pienamente con l’ambiente naturale. Unico segno della mano dell’uomo il piccolo mausoleo in stile neogotico che il conte Edoardo Cahen, divenuto nel frattempo “marchese di Torre Alfina”, volle realizzare per sé in una radura della foresta.

Chi cammina oggi nel paesaggio aspro del Sasseto non si rende conto di mettere i piedi su massicciate, ormai mimetizzate, a cui deve la meraviglia della continua scoperta che il bosco genera. E forse neanche sa che quella curiosa tomba, semiavvolta dalle piante, dal 1894 ha come unico ed eterno ospite il marchese Edoardo.
Info: Centro Visite del Comune di Acquapendente 800-411.834 (interno zero), cell/whatsapp 388 8568841

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