Dal 4 al 6 novembre 2025, Londra ha ospitato il World Travel Market (WTM London), uno degli eventi più influenti a livello globale per il settore del turismo. Giunta alla sua 45ª edizione, la manifestazione si è svolta presso l’ExCeL London, attirando centinaia di migliaia di operatori turistici, buyer internazionali, enti e istituzioni provenienti da oltre 180 paesi. Partecipare a questa fiera significa confrontarsi con le ultime tendenze del turismo mondiale, offrire esperienze immersive e tecnologiche a un pubblico internazionale e consolidare relazioni strategiche con stakeholder provenienti da ogni angolo del pianeta. Per Skylab Studios, l’evento ha rappresentato l’occasione perfetta per confermare la propria vocazione all’innovazione applicata alla valorizzazione dei patrimoni culturali e alla promozione turistica dei territori italiani presentando le sue ultime novità anche al mercato internazionale.
All’interno del Padiglione ENIT Italia, la Regione Lazio ha riunito imprese di eccellenza del settore turistico, offrendo a professionisti di tutto il mondo l’opportunità di partecipare a incontri B2B, condividere esperienze, consolidare relazioni e confrontarsi sulle nuove tendenze del turismo. È proprio in questo contesto internazionale che Skylab Studios ha portato le sue soluzioni tecnologiche più innovative, consolidando il legame tra cultura, turismo e tecnologia, offrendo ai visitatori esperienze immersive e interattive capaci di raccontare il patrimonio laziale in chiave moderna e globale.
Nello spazio dedicato alla Regione Lazio, Skylab Studios ha catturato l’attenzione di visitatori e operatori, presentando “Regione Lazio in Realtà Virtuale” e la nuovissima Holoteca. Grazie alla realtà virtuale, il pubblico internazionale ha potuto compiere un viaggio immersivo attraverso alcune delle icone storiche del Lazio: dalle vie di Roma antica alle meraviglie architettoniche di Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli, dalle Necropoli Etrusche di Tarquinia fino alle Faggete Vetuste dei Monti Cimini e di Monte Raschio. I visori di ultima generazione hanno trasformato l’esperienza in un percorso sensoriale globale, dove la storia e la cultura laziale sono diventate accessibili e tangibili a chiunque, indipendentemente dal paese di provenienza.
Skylab Studios ha poi rivoluzionato l’idea di racconto ed esperienza culturale presentando, in anteprima internazionale, Holoteca: un oggetto altamente innovativo che ridefinisce il modo di vivere e condividere l’arte. Elegante, compatta e tecnologicamente avanzata, Holoteca è una teca olografica interattiva multi-touch capace di trasportare digitalmente collezioni museali, opere d’arte e contenuti culturali in qualsiasi parte del mondo. Un vero e proprio portale immersivo che unisce design e innovazione, pensato per rendere accessibile il patrimonio artistico ovunque.
All’interno del padiglione, il pubblico ha potuto ammirare capolavori iconici: dalle teste votive etrusche del Museo Nazionale di Villa Giulia alla Madonna di Tarquinia di Filippo Lippi, fino agli abiti storici della casa Tirelli e alcuni monumenti architettonici di diverse località laziali. Grazie alla tecnologia olografica 3D e al display trasparente antiriflesso multi-touch, i visitatori hanno potuto esplorare i contenuti a 360°, con una resa visiva sorprendentemente realistica e un’interazione intuitiva, arricchita da audioguide dinamiche, avatar in intelligenza artificiale e contenuti multimediali interattivi. Holoteca rappresenta una nuova frontiera per la valorizzazione culturale: un ponte tra passato e futuro, tra fisico e digitale, capace di raccontare il patrimonio italiano al mondo intero affascinando chiunque.
Con queste soluzioni, Skylab Studios ha trasformato il proprio spazio in un piccolo hub culturale globale, portando il patrimonio laziale sul palcoscenico internazionale del WTM di Londra, dove operatori turistici, buyer e appassionati da tutto il mondo hanno potuto “toccare con mano” la storia e l’innovazione italiana. Dal cuore di Londra, Skylab Studios ha trasformato il patrimonio del Lazio con un invito a immaginare la cultura non più come qualcosa da osservare, ma come un’esperienza che si vive ovunque.



























