“Odeporico”, il disco del trio composto da Andrea Abbadia, Stefano Battaglia e Michele Villetti

“ODEPORICO” è il disco in trio nato dalla collaborazione dei tre artisti in uscita sulle piattaforme digitali dal 10 settembre. Odeporico rappresenta un viaggio a fine conoscitivo. Questo è il suo significato, e non è pertanto un errare per mete sconosciute o premeditate, bensì un percorso parallelo tra la dinamica del movimento atto allo spostamento fisico e l’altra, fatta di spirito e di raffinazione animica. L’album si sviluppa in otto brani, nei quali il sax baritono di Abbadia, il contrabbasso di Battaglia e Michele Villetti all’ hand Pan e le percussioni, rappresentano a tutto tondo un camminare insieme, alla ricerca della conoscenza non verbale, odeporica congiunzione verso noi stessi. Il trio, nasce ufficialmente in occasione della registrazione del disco, partendo dal desiderio dei musicisti di fare musica insieme e di mescolare le peculiarità di ognuno, diverse fra loro ma amalgamate alla perfezione, dando vita ad un suono unico. Tutti i brani del disco sono nati in studio di registrazione in cui si è dato largo spazio all’improvvisazione e al viaggio musicale che ha dato titolo al progetto. Le rivisitazioni presenti sono due: “In a sentimental mood” (Duke Ellinton) che in Odeporico viene presentato con un “nuovo carattere meditativo”, e “Interstellar”, colonna sonora dell’omonimo film, posta come ultimo brano del disco come finale del viaggio intrapreso.

Andrea Abbadia, compositore, polistrumentista e arrangiatore. Laureato con Lode presso il Conservatorio di Musica di Perugia, ha conseguito un Master di II livello in “Sassofono jazz” e un Master di II livello in “Teoria e pratica della formazione alla musica d’insieme” sotto la guida di Paolo Damiani, Javier Girotto, Rita Marcotulli, Roberto Gatto etc. Premio Talento Caleno del mondo, dopo l’uscita del disco di debutto “Maschere”, si è collocato tra i migliori sassofonisti baritono italiani, suonando nei maggiori festival jazz come Umbria Jazz, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, Bergamo Jazz, Marigliano in Jazz, Lisciano in Jazz, Think jazz,  Bach festival… Solo per citarne alcuni.

Andrea Abbadia
Andrea Abbadia

 

Stefano Battaglia si è laureato al Berklee College of Music di Boston, USA, al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, Italia e ha completato un master al Berklee Global Jazz Institute di Boston, USA. Ha collaborato con artisti come George Garzone, Kenny Werner, Dave Kikoski, Bob Moses, Francisco Mela, Leo Genovese, Walter Smith III, Jonathan Kreisberg, Logan Richardson, Dayna Stephens, Jason Palmer, Bruce Ditmas, Benito Gonzalez, Ludus Gravis. Performances at Newport, Toronto, Roma, Buenos Aires, Dominican Republic jazz festivals. Ha registrato per ECM, Wergo, Auditorium Parco Della Musica.

Stefano Battaglia
Stefano Battaglia

 

Michele Villetti Batterista, percussionista, compositore, libero pensatore.
Ha studiato con Bobby Durham, Francisco Mela, Roberto Gatto, Ettore Fioravanti, Karl Potter, Ray Mantilla, Danilo Rea, Kenny Barron, Paolo Damiani e molti altri. Vanta collaborazioni internazionali con importanti musicisti del panorama jazz, pop, world e progressive. Polistrumentista di natura, la sua musica prende totale ispirazione dai boschi e dagli animali che li abitano (E’ riconosciuto come “fox man” per la sua attitudine ad istaurare legami con animali selvatici, in particolare le volpi): Da questa attitudine nasce il “MASILEYO SOUND”, una ricerca sonora con delle caratteristiche ben definite, che ha come obiettivo il carpire la bellezza dell’esistenza. Nel 2014, dopo tour e collaborazioni varie, ha pubblicato il suo primo disco da solista “MASILEYO, soundtracks for a real life”, nel quale ha suonato quasi tutti gli strumenti e grazie al quale  è rimasto per oltre un anno nella classifica dei best sellers di Itunes (catgoria world music), ricevendo il plauso della critica (tra i tanti, va ricordato il grande maestro Ennio Morricone, il quale lo ha definito un “eccellente lavoro”).
Ideatore del movimento intellettuale “repubblica delle arti” (divenuto poi “the art republic foundation studio”), Villetti porta avanti la propria ideologia estetica, contraria alle tipologie di mercato dell’industria culturale, favorendo la libertà d’espressione.

Michele Villetti
Michele Villetti

 

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