“Nel segno di Vicino”, i sapori di Vicino a Tuscia Deliziosa

DOLCI E VINO

A Bomarzo un dolce e un vino per festeggiare i 500 anni della nascita del principe Orsini. “Nel segno di Vicino”, la rassegna voluta dall’Amministrazione comunale con appuntamenti che spaziano dall’arte alla moda, dal teatro all’artigianato, dedica uno spazio anche all’enogastronomia.
Ecco a voi “Li Sfizii di Vicino, cuor di cotogna” e il “Vicinus” Regale Rosso. Entrambi prodotti a chilometro zero. A realizzarli due aziende locali: il “Forno di Bomarzo” e la cantina “La Colonna” su richiesta della società di marketing e comunicazione ST Sinergie,
curatrice del progetto. Il risultato ottenuto dalle due aziende che si sono cimentate nell’impresa si è rivelato un successo. La presentazione è avvenuta l’8 dicembre scorso all’evento inaugurale della manifestazione “Tuscia Deliziosa: sapori, arte, musica e cinema” in corso fino all’11 dicembre a Palazzo Orsini.
Dolce e vino nascono dalle ricerche condotte dallo appassionato di rievocazioni storiche Giovanni Proietti sugli scambi epistolari che il committente del Sacro Bosco ebbe nel corso della vita con altri illustri personaggi dell’epoca e amici. Lettere dalle quali si apprendono vissuto, abitudini e passioni a tavola del principe. Come quella per le mele cotogne. “Ne era particolarmente ghiotto – ha spiegato Proietti –. Le consumava sia sotto forma di marmellata sia come frutto secco, ritenendo che gli procurassero anche effetti benefici per lo stomaco”. “Un dolce che lascia un buon retrogusto dopo l’assaggio. Semplice ma molto aromatico e con diverse consistenze: una parte croccante, dovuta alla presenza delle mandorle, e una cremosa, grazie all’ingrediente principale che è appunto la confettura di mele cotogne”. Così la creatrice Francesca Agnitelli, titolare del Forno di Bomarzo, descrive “Li Sfizii di Vicino”. Dolci simili nel rinascimento venivano chiamati morzelletti. “Partendo dalla mela cotogna, oggi scarsamente impiegata nell’industria dolciaria, sono andata alla
ricerca delle ricette e delle materie prime che all’epoca erano facilmente reperibili. Ho usato una farina di tipo 1, biologica, prodotta dalle nostre parti che mantiene inalterate tutte le
sostanze nutritive, evitando invece tutti gli agenti chimici lievitanti. Poi ho aggiunto un po’ di limone grattugiato, cannella, mandorle e cedro candido. Dopo diversi tentativi ho sfornato finalmente “Li Sfizii”.
Ma Vicino Orsini amava anche il vino. “Il principe a Bomarzo coltivava la vigna per diletto. Inventava delle soluzioni particolari e amava regalarlo”. E ovviamente lo consumava: “Bevi, mangia e divertiti” è il motto inciso sul terrazzo del Palazzo di famiglia ancora leggibile.
Da vitigni coltivati sul territorio di Bomarzo nasce oggi “Vicinus” Regale Rosso, frutto della passione e del lavoro della famiglia Polleggioni, con i tre fratelli Carlo, Alessio, Mauro, accompagnati da Valentina. “Un vino – hanno raccontato – per la maggior parte costituito da uvaggi Sangiovese e Violone, tipico della zona. Poi una parte internazionale data dal Merlot. E’ ben strutturato con un’alta gradazione, 14 gradi. Si presta a piatti a base di carne e selvaggina”.
Giovedì a fare gli onori di casa il sindaco Marco Perniconi e l’assessore alla Cultura Marzia Arconi.
Nel corso dell’evento svelata un’opera realizzata dal chirografo Anselmo Chiricotto, che con la sua tecnica ha riprodotto il logo della manifestazione, creato a sua volta dal professore Bruno Morroto.

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