Monocoltura intensiva nella Tuscia, Leoni: “Non si può più continuare a far finta di niente”

La trasmissione Report del 15 novembre ha messo sotto gli occhi di tutti il dramma della monocoltura intensiva nella Tuscia, e non si può più continuare a far finta di niente. Occorre intervenire immediatamente, non solo per salvaguardare l’immagine del nostro territorio, ma per garantirne la vivibilità e tutelare il diritto alla salute dei suoi cittadini. Le amministrazioni devono 1) mettere al bando sostanze nocive come il glifosato, limitando drasticamente l’uso di fitofarmaci con norme rigorose e controlli accurati; e 2) promuovere l’agricoltura integrata e biologica tramite misure di sostegno mirate a valorizzare la biodiversità (ossia l’esatto contrario della monocoltura, che serve solo a impoverire il territorio e ingrassare le multinazionali, pronte ad andarsene fra qualche anno, quando produttività e profitti cominceranno a calare). Sollecitiamo tutte le amministrazioni a seguire l’esempio del Biodistretto, e di quei Comuni virtuosi (come Bassano Romano, Ronciglione, Gallese) che hanno dato prova di voler coniugare ambiente, lavoro e sviluppo.

Roberta Leoni
Segreteria Provinciale Partito della Rifondazione Comunista (Sinistra Europea)

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