Mia Madre: Nanni Moretti nelle sale dal 16 aprile

Una manciata di minuti e l’ultimo film di Moretti sarà visibile nelle sale cinematografiche italiane Il regista sembra possedere un sentimento di tenerezza e di indulgenza nei confronti del dolore e del senso di inferiorità che in qualche modo da esso derivano, per il quale non ci si riesce mai ad abbandonare definitivamente al naufragio degli altri, ma piuttosto lo si accarezza continuamente con pudore e partecipazione. Il dodicesimo film da regista di Nanni Moretti – iniziato il 27 gennaio 2014 segna probabilmente il momento più importante nella sua vita cinematografica. Un titolo importante, nato – come altre volte nella carriera del regista – da riflessioni molto personali, e che racconta un momento difficile della regista di successo Margherita (Margherita Buy, per la terza volta con Moretti, dopo Il Caimano e soprattutto Habemus Papam) e di suo fratello Giovanni. In primo piano la difficile gestione da parte di Margherita della lavorazione di un film complicato, anche per la gestione di un attore statunitense poco professionale (un sorprendente John Turturro, nei panni di Barry Huggins), e la recente separazione dal marito Vittorio (Enrico Ianniello), con conseguenti conflitti con la figlia adolescente Livia (Beatrice Mancini). Impegnata, per altro, insieme al fratello (Nanni Moretti), ad accudire la madre, gravemente malata.Ma la stanchezza della donna, e la sua frustrazione nel sentirsi fraintesa e nel non riuscirete  a comunicare come vorrebbe, e il sostegno del fratello, che la invita a rompere gli schemi ,hanno molto di più da dire al pubblico, al centro dei pensieri dello stesso regista, Il film, prodotto da Fandango, Sacher Film, Rai Cinema in co-produzione con la società francese Le Pacte e con Arte, su sceneggiatura di Nanni Moretti, Francesco Piccolo e Valia Santella.Non ci resta che andarlo a vedere.

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