Mario Umberto Carosi Circomare: portare la piazza in teatro un sogno che riparte

di Nicole Chiassarini

Ancora una volta arte e integrazione si legano per dare vita a progetti grandiosi, capaci di tenere viva la speranza di una società aperta, alla cultura e al prossimo. Lo sa bene Mario Umberto Carosi, con la sua Compagnia. Il suo viaggio nel mondo del teatro inizia durante il terzo anno di Fisica all’Università “La Sapienza” di Roma.

Un’arte che lo affascina fin da subito e che lo porta nel 2002 a dare vita alla Compagnia Circomare Teatro, diventandone Presidente. Un progetto che nasce con lo scopo di portare in scena spettacoli teatrali dei burattini, ma anche teatro di strada, legati a tematiche sociali di interesse comune, come il razzismo, l’emarginazione, o il sistema economico. Così la spettacolarità popolare e le performance di strada, si uniscono alla Commedia dell’Arte. Vive a Orte la sua fucina creativa utile per approfondire tecniche antiche e contemporanee.

“Circomare Teatro nasce con il desiderio di recuperare la tradizione italiana con le maschere della Commedia dell’Arte – comincia a raccontarci Mario Umberto -. Associamo questo a temi sociali molto importanti, che possono fare presa sul pubblico e sono importanti per noi a livello politico”.

Il Teatro di Strada, per la Compagnia Circomare Teatro, nasce come un’esigenza pratica essendo all’inizio l’unico modo per poter fare gli spettacoli in libertà. Ad oggi, invece, è diventata una vera e propria missione per avvicinare un pubblico che, probabilmente, a Teatro non ci andrebbe.

“Come dico sempre io: portiamo il Teatro in Piazza, per riportare la Piazza in Teatro. Il pubblico apprezza sempre i nostri spettacoli, sia i più piccoli sia gli adulti. Le tematiche che trattiamo sono sempre più difficili da portare avanti, molto spesso ci troviamo di fronte a delle resistenze anche da parte degli organizzatori, perciò al momento siamo soddisfatti del risultato”.

Purtroppo, come moltissime altre attività, anche la Compagnia Circomare Teatro ha dovuto fermarsi a causa dell’emergenza sanitaria e alla conseguente quarantena degli scorsi mesi. I laboratori, gli spettacoli e tutte le attività in corso in quel periodo hanno necessariamente subito uno stop, ma questo non è bastato per fermare la passione della Compagnia.

“In quel momento avevamo otto laboratori di teatro attivi, sia per i bambini, sia per gli adulti. Inevitabilmente abbiamo dovuto fermare tutto, la cosa è stata molto complicata all’inizio, e al momento non siamo ancora riusciti a farli ripartire tutti. Così anche gli spettacoli che erano in programma, ma adesso stiamo ripartendo, infatti il 19 e il 26 agosto parteciperemo alla rassegna in Piazza Mancini, Estate Insieme. Saremo anche il 22 agosto a Il Cosmonauta a Viterbo con la versione live di TG Revolution, un progetto nato su Facebook durante la quarantena”.

Tra le tante attività anche quelle a l’Estate Romana organizzata da Abraxa Teatro, o a Lo Spazio Corsaro a Chia con iniziative all’aperto, teatrali, musicali e cinematografiche, in particolare con l’atteso evento de La Tuscia dei Corti Viventi.

Tra le attività felicemente ripartite Mario Umberto Carosi ci Racconta del Campo Estivo Residenziale Teatrale a Monte Rufeno, che per la IV edizione ha visto ragazzi dai dieci ai quindici anni, vivere un’esperienza teatrale con la possibilità di creare uno spettacolo da zero.

“La nostra ripartenza comincia adesso, e siamo pronti a iniziare più forti di prima”.

E anche grazie al loro entusiasmo e al desiderio di portare avanti questo immenso progetto, che La Compagnia Circomare Teatro si aggiudica il Fondo Cultura dell’Unione Buddisti.

“È stato bello riuscire a vincere questo bando. Non l’abbiamo ancora utilizzato per ovvie ragioni, ma abbiamo intenzione di organizzare uno o più eventi. Abbiamo tanti progetti in mente, dobbiamo solo decidere, anche per mettere in evidenza l’Unione Buddisti”

Una magnifica esperienza di vita, che fa crescere e rende migliori, ecco cosa è il teatro per Mario Umberto Carosi, Presidente della Compagnia Circomare Teatro. “Non è facile far conoscere il Teatro di strada alle persone, sarebbe bello se anche nella Tuscia venisse valorizzato questo ambito artistico. Noi ci impegneremo sempre a portare avanti questa iniziativa, per far conoscere alle Piazze temi sociali contemporanei di estrema importanza”.

Perché fare Teatro significa essere veramente Umani con la U maiuscola.

 

Foto  Mario Umberto Carosi   insieme all’attrice Alessandra Cappuccini il 19 agosto  in scena con Generazioni all’Arena anfiteatro Mancini a Roma

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