Marco Di Paola: il mio programma per cambiare la Fise

di paola

Marco di Paola candidato alla presidenza FISE ha illustrato a Viterbo le sue idee per il  cambiamento, lo ha fatto nella cornice del Podere dell’Arco. Un uomo di cavalli che ha scelto un luogo, di cavalli, incantato e circondato da campi di lavanda per affrontare tematiche importanti nel futuro prossimo dell’ equitazione.

Di Paola potrebbe diventare il presidente più giovane nella storia della FISE e da qui nasce la sua forza e la sua grinta nell’esporre il suo programma: “Se chi è stato fino ad oggi  ai vertici della FISE ha combinato quel che ha combinato, dice, oltretutto in quasi trent’ anni, sarà forse il caso di fornire un cambiamento anche a livello generazionale”.

Le elezioni si svolgeranno ad Ostia il 18 Marzo e la carica elettiva avrà la durata di 18 mesi.

Un tempo molto breve, sottolinea Di Paola, utile però almeno per reimpostare dalle basi i principi dell’ equitazione.

Puntando sempre sull’età come punto cardine del suo programma Di Paola vorrebbe effettuare: “Un rilancio sportivo con la scelta di una squadra giovane per premiare il nuovo e gli onesti; per poter scegliere su basi etiche, premiando professionalità.”

Per Di Paola la FISE ad oggi è una federazione che tassa, chiede e non concede; lui vede la FEDERAZIONE di domani come propositiva e partecipativa.

Grande importanza viene data alla territorialità rappresentata dai circoli ai quali vuole restituire i 500€, che vengono annualmente pagati come tassa per l’affiliazione in servizi.

Con una visione al limite dell’imprenditoria dice: “La Federazione deve fare in modo che  i circoli siano competitivi nella vendita del nostro sport rispetto agli altri sport.

Per questo il  Consiglio immaginato deve constare di: “competenze sportive ma anche competenze esterne da utilizzare in funzione dello sport”

Valorizzando l’unicità equestre data dall’ esistenza del binomio ( cavallo cavaliere) sarà prevista l’istituzione di un centro studi per tutte le conoscenze che vanno a concernere la attività sportiva; lo studio anatomico funzionale nonché bio-meccanico del cavallo e del cavaliere così da poter ottenere migliori prestazioni.

Gli aspetti allevatoriali saranno gestiti da una donna.

I Comitati regionali che andranno a gestire lo sport per la regione dando servizi, si muoveranno secondo linee di marketing territoriali per dare accesso a quanti possono essere anche solo affascinati dal cavallo.

 IL CAVALLO infatti per il candidato presidente è al centro di ogni pensiero e prende valore a 360 gradi.

I Comitati regionali dovranno essere lo snodo tra la territorialità capillare e la federazione centrale.

Tra gli argomenti trattati:

I Problemi con il fisco da risolvere anche con le agenzie delle entrate per richiedere un sistema esplicativo così da avere un modus operandi omogeneo a livello nazionale.

Soluzioni urbanistiche valide e definitive per far si che i circoli lavorino in sicurezza.

Materia sanitaria da risolvere .

Prendere spunto dall’ estero per la formazione e la didattica.

Obiettivi meritocratici e pro-eccellenza.

Risollevare il valore delle scuole di equitazione.

Rivalutare vari aspetti del cavallo tra cui pony Games ed equi-turismo.

Un occhio di riguardo è stato riservato anche al dolente tasto PRATONI DEL VIVARO, per risollevarne le sorti senza però assolutamente barattare il tanto bramato spazio con altri sport al fine di ottenere finanziamenti dalle altre federazioni.

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