MagnaMagna: espressione autentica di cibo e territorio della Tuscia

Cristiano Politini

Nuovo appuntamento con i locali viterbesi, che oggi ci porta a raccontare una delle attività storiche del centro: il MagnaMagna Prodotto Tipico. Situato nel cuore della Viterbo medievale, precisamente a piazza della Morte, spartiacque tra il quartiere di San Pellegrino e Palazzo dei Papi, il MagnaMagna è ormai diventato parte e cuore pulsante della vita della città e non solo. Infatti, aperto nel 2007, tutt’oggi continua la sua crescita con novità e stimoli per gli affezionati clienti, dal Winter Garden fino all’apertura della Rana Muta sul lago di Bolsena.

A raccontarsi a TusciaUp è Filippo Palumbo, uno dei proprietari, che ha unito la sua passione per la Tuscia a uno dei locali che aveva sempre frequentato e amato come cliente. “Ho iniziato a frequentare il MagnaMagna sin dalla sua nascita, quando si servivano soltanto vini, birre e amari. Quasi scherzando, ridevo sul fatto di poter entrare un giorno nella gestione del locale, poi è successo per davvero. Sono orgoglioso di farne parte e di poter dare un contributo importante alla città”, ha esordito il giovane imprenditore.

Il piccolo locale di vicolo dei Pellegrini ha iniziato a fare le cose in grande, ma senza dimenticare l’appartenenza al territorio. Infatti, da qualche anno è nato il Winter Garden, uno spazio di aggregazione all’interno di una loggia del 1200. “Credo fermamente che un locale debba rispecchiare i suoi titolari. Il Winter Garden nasce proprio da un’esigenza emotiva e dall’amore per la città e la Tuscia. Lavorare sul territorio significa incorporarne i prodotti e le bellezze e il Winter garden, con i suoi servizi, vuole rappresentare al meglio la Tuscia”.

Il MagnaMagna è nel cuore della Viterbo storica, tra mura antichissime ricche di storia e in una zona chiave per il turismo cittadino, oggi in constante crescita secondo la visione di Palumbo. “Sono orgoglioso di poter rappresentare un locale che si trova nel cuore del centro storico. Dico sempre che, prima di essere un commerciante, io sono un viterbese e che in parallelo con la mia attività c’è la mia terra, fatta di tradizioni, di legami storici e di bellezze uniche. Turisticamente parlando, Viterbo è cresciuta molto e devo dire che ci siamo impegnati moltissimo per dare ai turisti un servizio d’eccellenza. Noi siamo sempre aperti, dalla mattina fino all’una di notte e questo ci permette di stare a contatto con i turisti e con chi vive nel quartiere”.

Un centro che unisce, che si muove compatto intorno alla crescita e allo sviluppo dell’area medievale della città, questa la visione del giovane imprenditore, che vede nella ZTL un’opportunità e non un ostacolo. “Mi piacerebbe che ci fossero più sinergie e che si accolga il cambiamento con entusiasmo. Noi abbiamo accolto la ZTL con positività, come un valore aggiunto per la crescita turistica della nostra area. Sono convinto che dando vita a delle sinergie potremmo continuare a dare un apporto significativo allo sviluppo della vita nel centro storico”

L’attività del MagnaMagna continua all’ombra del Palazzo dei Papi, con idee e stimoli continui per assicurare crescita al locale e promozione ai prodotti del territorio. “Sono felicissimo perché portiamo in campo idee sempre nuove. Venerdì sera sarà la volta della pizza locale: abbiamo creato un format per promuovere i prodotti locali legati all’arte della pizza e, infatti, per sette serate consecutive, porteremo i clienti alla scoperta di sette tipologie di pizze rappresentative del territorio. Ci piace deliziare i clienti non solo con nuovi prodotti, ma anche con un’offerta artistica competitiva. Nelle mura della loggia del 1200 c’è musica per tutti i gusti: dal jazz alle jam session, dai live fino ai dj set”.

 

Sorseggiando un bicchiere di vino della Tuscia nella splendida cornice di Piazza della Morte, Filippo ci confida la sua passione per la città, per il territorio e di conseguenza per la sua attività, cuore pulsante di un locale ormai divenuto punto di riferimento della vita quotidiana di giovani e turisti in visita a Viterbo.

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