Un parco artistico nel verde situato a Bassano in Teverina il sogno dell’artista Lucilla Catania.
Il secondo giardino d’arte contemporanea privato della Tuscia in fase di gestazione: dopo La Serpara di Paul Wiedmer si prepara “Sculture in campo” dell’artista Lucilla Catania. Forte, anche in questo caso, l’influenza di due big del settore, il Parco dei Mostri di Bomarzo e il Giardino dei Tarocchi di Capalbio. “Mi sono lasciata ispirare dal dolce connubio di natura e archeologia intessuto in questi luoghi, senza il quale mai avrei pensato di partorire un progetto così ambizioso – spiega l’ideatrice –. Per capirlo bisogna calarlo in un contesto preciso: siamo nella campagna bassanese, in un territorio pregno di storia. A poche centinaia di metri dai terreni su cui sorge il mio parco c’è la chiesa rupestre di Pietramara, i cui suoi ruderi medievali stanno pian piano riaffiorando dal bosco; nelle immediate vicinanze troviamo il complesso monumentale della Fontana Vecchia. Questa vicinanza mi ha permesso di immaginare l’esposizione di Sculture in campo come tappa complementare di un percorso archelogico che, invece di riavvolgersi su se stesso, vira inaspettatamente verso l’arte contemporanea”.
Ci vorranno almeno due anni per mettere a regime il giardino e renderlo parte integrante di un itinerario turistico di nicchia che, a detta della scultrice, ha grandi potenzialità perché in grado di intercettare la domanda culturale proveniente perlopiù dalla Capitale.
Oltre al gruppo archeologico di Bassano, anche l’amministrazione comunale ha accolto con entusiasmo il progetto e si sta dando da fare per riconoscere al parco l’ufficialità che merita. “L’obiettivo – continua Lucilla – è portare in terra bassanese l’esposizione permanente di almeno una trentina di artisti, italiani e stranieri. L’ambizione parco “.
La “semina” delle opere scultoree è iniziata nel 2017 e, di anno in anno, promette di crescere con nuovi nomi. In località Poggio Zucco sono già visitabili (su appuntamento) le mastodontiche opere di Alberto Timossi, Francesca Tulli, Luigi Puxeddu oltre che, naturalmente, quelle della padrona di casa, Lucilla Catania. Il prossimo settembre verranno inaugurati i contributi di Andrea Fogli, Licia Galizia, Paolo Grassino e Vittorio Messina.
“Mi sono imbattuta in Bassano in Teverina quasi per caso – continua l’artista -. Ho scelto di trasferire in campagna il mio studio perché, lavorando il marmo e la pietra, avevo bisogno di grandi spazi e, in qualche modo, di fuggire dal caos romano. Qui ho ritrovato le mie passioni, la natura e gli animali, e ho colto l’essenza di un’antica verità: la scultura è un fatto pubblico, non è concepita per essere rinchiusa nei musei, deve vivere nelle piazze, tra la gente”.
In un primo momento l’idea di condividere il proprio giardino con amici-artisti nasce spontanea: “Tra gli scultori contemporanei c’è un grande bisogno di relazionarsi con il territorio. Credo che il progetto Sculture in Campo possa funzionare come cassa di risonanza per scoprire e conoscere la Tuscia”.
Attiva sin dagli anni Ottanta, Lucilla Catania aspira a una fondazione di una nuova classicità per l’arte contemporanea. Le sue opere hanno fatto il giro del mondo. Due, in particolare, sono in esposizione permanente presso la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, collocate in particolare nel Giardino delle Fontane. Ha esposto, tra l’altro, a Milano (Galleria Artra), a Mosca e Leningrado, alla Biennale di Venezia (sezione Aperto 90, a cura di Giovanni Carandente), al Museo della Scultura Contemporanea di Matera. Nel 2008 ha partecipato alla collettiva internazionale Energia della materia, la materia dell’energia, allestita presso la Casa Italia di Pechino in Cina, nell’ambito delle manifestazioni per i Giochi Olimpici.
Lucilla Catania, a Bassano in Teverina l’arte che si inserisce nel paesaggio
di Paola Maruzzi
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