Loredana Badini, presidente di FIMAA Viterbo e Rieti: la casa è il nuovo asset di investimento

Di Carolina Trenta

Esattamente un anno fa è stata costituita, per le province di Viterbo e Rieti, la FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari): si tratta di un’associazione che rappresenta tutto il comparto della mediazione, vale a dire Agenti Immobiliari, Mediatori Merceologici, Mediatori Creditizi, Agenti in Attività Finanziaria e Agenti di Servizi.

Per capire meglio di cosa si tratta e per avere una panoramica della situazione del mercato immobiliare a Viterbo, abbiamo incontrato Loredana Badini, neoeletta presidente dell’assemblea dei soci della Federazione, che ci ha accolto nella sua agenzia Progetto Immobiliare, nel centro storico della città.

La sua frase di insediamento è stata: “Ho accettato con orgoglio questa nomina poiché credo fermamente che sia giunto il momento di agire insieme, collaborando tra colleghi e creando quella sinergia che è fondamentale per passare oltre questo momento di estrema difficoltà”.

Con la pandemia in corso, qual è il punto della situazione ad oggi? 
Indubbiamente dopo la pandemia si sono aperti nuovi scenari nel mercato immobiliare.
La casa è sia tornata ad essere il centro della famiglia, il luogo in cui si passa del tempo con i propri cari, sia il luogo di lavoro: con lo smart working è infatti emersa la necessità di avere un angolo della casa in cui poter lavorare tranquillamente.
Inoltre, soprattutto dopo il primo lockdown, c’è stato un grande aumento di richieste di balconi, giardini e terrazzi; gli spazi verdi o comunque arieggiati sono ormai diventati fondamentali.

Quali sono i punti deboli e i punti di forza del settore?
I punti di forza sono rappresentati dal cambiamento delle esigenze abitative,dai nuovi impulsi dei decreti (si vedano il 110% e le nuove agevolazioni per i giovani che acquistano la loro prima casa).
Il punto debole è sicuramente la macchina burocratica.

La città di Viterbo, in particolare il centro storico, sta andando incontro ad una progressiva desertificazione: quali sono i punti decisivi dello svuotamento di un luogo singolare intercettato comunque dal mercato esterno?
Negli ultimi anni c’è stato uno svuotamento generalizzato dei centri storici di molte città italiane. Oggi le famiglie, per vivere più comodamente, vogliono dei servizi che il centro cittadino non può offrire: si pensi all’ascensore, al parcheggio sotto casa … Del resto, bisogna anche dire che c’è poco interesse da parte di istituzioni e imprenditori per una eventuale riqualifica dei centri storici, perché in fondo se ci si credesse veramente la risposta ci sarebbe. Abbiamo esempi, nel centro storico, di chi ha fatto interventi di riqualificazione con ottimi risultati.

Per quanto riguarda la programmazione condivisa, quali sono a suo giudizio i temi strategici su cui fare leva?
Siamo aperti a qualsiasi tipo di confronto sia con le istituzioni tutte che con le altre associazioni di categoria.

Gli addetti ai lavori sono ancora oggi individuati come mediatori immobiliari, anziché come consulenti …
Ci tengo molto a far capire alle persone che noi non siamo solo dei mediatori, vale a dire coloro che cercano di far incontrare domanda e offerta, acquirente e venditore. Noi siamo dei consulenti formati e qualificati per garantire sicurezza e professionalità a 360°.

Formate i giovani agenti immobiliari per la loro tutela sindacale e crescita professionale?
Assolutamente sì, FIMAA e Confcommercio hanno da sempre a cuore la formazione degli agenti. Vengono organizzati molti corsi.

In quali forme avviene il supporto nei servizi alla clientela?
In tutte le forme possibili, praticamente. L’acquisto della casa è un momento fortemente emozionale per una persona e bisogna saper entrare in empatia con il cliente: egli deve prima di tutto sentire la casa come sua, sia che si tratti di un’abitazione per la vita che di un semplice investimento.

Concentrandoci su Viterbo, quali sono i quartieri in espansione, quelli più intercettati?
Tanto per citarne alcune, il Barco, la Mazzetta, il quartiere del Murialdo, Villanova, la zona Teverina  sono le aree in cui si stanno concentrando le costruzioni più moderne. Mi riferisco agli immobili, che vantano delle classi energetiche efficienti con tecnologie e sostenibilità  che offrono al cliente una nuova tipologia di abitazione, con un efficientamento energetico al massimo.

Quanto la pubblica amministrazione sostiene i centri storici? Parliamo ad esempio di bonus facciate: come vi ponete al riguardo per accelerarne l’attuazione?
Non possiamo accelerarne l’attuazione perché non dipende da noi. All’interno del centro storico le cose sono sempre un po’ più complesse rispetto al resto della città perché a volte gli immobili  sono vincolati e ciò non facilita il decorso veloce degli interventi. Comunque ci sono molti tecnici ed esperti all’opera.

La pandemia ha trasferito il settore immobiliare in modalità digitale. La trova efficace come modalità di relazione?
La digitalizzazione ha cambiato molte cose e dobbiamo imparare ad interfacciarci con questo nuovo modo di vivere. Indubbiamente la tecnologia ci è molto d’aiuto nella presentazione degli immobili, nella velocità con cui ciò viene fatto e nell’avvicinamento al cliente di tutto quello che può essere lontano da lui. Tuttavia, sarà che siamo sul campo da tanti anni, ma ancora abbiamo bisogno di guardare negli occhi la persona con cui stiamo firmando un contratto: come dicevo prima, l’acquisto della casa è un momento molto importante e delicato nella vita di una persona, c’è bisogno di calore umano.

Parlando di abitazioni lasciate vuote dai proprietari: in che modo si potrebbe intervenire per rendere fruibili questi ambienti, quale sollecitazione può essere data ai possessori? Pensiamo alle ex sedi di Banca del Cimino …
Nel momento in cui una città venisse riqualificata in maniera considerevole questi centri lasciati in abbandono potrebbero diventare centri culturali, musei, gallerie per attività commerciali.Pensiamo in grande per una città migliore, più qualificata.

Dopo la pandemia, ci sarà un’evoluzione del mercato immobiliare in Alto Lazio, nello specifico a Viterbo?
In questo momento il mercato immobiliare è tutto in evoluzione, nonostante il problema sanitario sia ancora fortemente presente. Ci auguriamo che i bonus di cui tanto si parla (90%, 110%) siano di impulso, ma è ancora presto per dirlo.

Previsioni e progetti: i suoi programmi oggi dove sono orientati?
Io rivesto questo ruolo da poco tempo. Comunque sia, i miei programmi oggi sono orientati nel fare un lavoro di squadra, nel lavorare in sinergia con tutti gli associati per portare avanti un progetto condiviso che tenda a migliorare e qualificare la nostra categoria.

 

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