Laura Girolami: Surrounded è partito da Civita Castellana

Surrounded è la sua opera prima, realizzata insieme a Federico Patrizi, punto di partenza per la sua carriera di regista. Laura Girolami, 33 anni, con una grande passione per il cinema e i libri e recentemente anche per l’astrofisica, è entrata nel mondo della regia in punta di piedi, ed ora il suo film ha girato tutto il mondo, uscendo in sessantasette paesi diversi.

Lei che ha sempre amato il cinema, oltre ad averlo studiato alla NUCT di Cinecittà è laureata in Beni Culturali con indirizzo biblioteconomico all’Università della Tuscia di Viterbo, voleva fare l’attrice. “Volevo recitare. Amo il cinema da quando ero una ragazzina. Credo me l’abbia trasmessa mia madre, che è un’insospettabile cinefila. Insieme abbiamo visto decine e decine di film e facevamo a gara a chi indovinava prima il nome di questo o quell’attore”. Poi ha capito che il mestiere di attrice non faceva per lei. “Non avrei mai pensato di fare regia, ero più interessata alla recitazione e alla sceneggiatura. Poi compresi che non avevo il carattere giusto per poter essere diretta da qualcuno”.

Laura ci racconta che non è stato facile realizzare Surrounded, soprattutto partendo da un piccolo paesino di provincia come Civita Castellana. “È stata dura. Purtroppo, in Italia, è difficile fare cinema partendo da zero, senza agganci politici o “spintarelle”, partendo da una famiglia che, come la mia e quella di Federico, non ha nulla a che fare con questo settore. Non dovrebbe essere così. Si dovrebbero premiare le persone per quello che valgono, per tutto ciò che di buono possono apportare a quest’industria. Spesso il cinema si dà letteralmente la zappa sui piedi da solo facendo lavorare persone che non hanno capacità, ma che “devono” lavorare, lasciando a casa i veri talenti. I prodotti, inevitabilmente, ne risentono. Surrounded è un film indipendente, realizzato con il coraggio di un produttore, Gabriele Albanesi, che è riuscito a mettere insieme una piccola somma e a convincere il cast e la troupe a lavorare al minimo sindacale. Abbiamo avuto mille difficoltà, ma ce l’abbiamo fatta”.

Nel suo film ovviamente non poteva mancare la tanto amata città natale: “Surrounded è stato girato in Toscana, a Capalbio, nella casa di un amico che è stato tanto pazzo da mettercela a completa disposizione, gratuitamente, per due settimane. Ma nel film c’è anche un pezzetto di Civita Castellana: la foto di classe che si vede più o meno a metà e alla fine di Surrounded è stata scattata dietro il Forte Sangallo, all’Arcaccio”.

E proprio a Civita Castellana ha trovato il sostegno e la forza per realizzare il suo sogno. “Ho mobilitato tutta la mia famiglia e i miei amici per aiutarmi nell’organizzazione. Il loro apporto è stato fondamentale. E poi molti ragazzi di Civita hanno lavorato come comparse. I ragazzi che si vedono alla fine del film, quando si tolgono le maschere, sono quasi tutti di qui. Se guardate bene i titoli di coda, tra comparse e ringraziamenti, il 50% dei cognomi vi suoneranno piuttosto familiari!”.

Sourronded è stato distribuito in sessantasette paesi. Dalla provincia di Viterbo al successo mondiale. Per Laura, per Federico, per tutta la troupe è la prova che il cinema si può fare anche partendo da zero. “Considerando il modo in cui l’abbiamo realizzato, il fatto che Surrounded abbia avuto una tale distribuzione è un piccolo miracolo. Siamo usciti al cinema, su iTunes in tutto il mondo e da qualche mese in dvd. E non è escluso che a breve saremo anche in tv. Insomma, un traguardo inaspettato. Surrounded è nato come una scommessa. E’ stato girato con un budget che nel cinema mainstream non basta a coprire le spese dei cestini-pasto per un singolo attore. Quindi, per tutti noi che ci abbiamo lavorato, il film è motivo di enorme orgoglio. In più, sapendo che non abbiamo avuto aiuti “dall’alto”, la soddisfazione è doppia. E’ la prova che il cinema si può fare anche se parti da zero come noi”.

E ora si pensa al futuro. “Abbiamo in mente due progetti. Abbiamo scritto in inglese la sceneggiatura di un altro film di genere thriller/drammatico che stiamo cercando di proporre a produttori stranieri, considerando che in Italia è sempre difficile farsi finanziare prodotti di questo tipo. Inoltre, proprio in questi giorni stiamo ultimando la sceneggiatura di una commedia un po’ folle e politicamente scorretta, che potrebbe farci conoscere al grande pubblico italiano. Abbiamo già un paio di produttori che la stanno aspettando. Speriamo bene”.

Tenacia, determinazione, grinta non mancano a Laura. Questo il suo motto: “Non mollare mai. Se sei bravo e tieni duro, alla fine ce la fai. E’ quello che dico sempre a me stessa”.

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