L’arte della ceramica unisce la Tuscia. Da nord a sud. Da Acquapendente a Civita Castellana, passando per Tarquinia e Viterbo. Un progetto più che ambizioso quello messo in piedi dalla Cna di Viterbo e Civitavecchia, con l’ausilio economico della Camera di Commercio e la collaborazione dei comuni interessati, nonché dei produttori.
La presentazione è avvenuta proprio nella sede camerale, funestata purtroppo dalla notizia della morte della consigliera regionale Valentina Paterna (il sindaco di Tarquinia, infatti, è stato assente giustificatissimo, mentre erano presenti il direttore generale della Camera di commercio Francesco Monzillo, i sindaci di Viterbo e Civita Castellana Chiara Frontini e Luca Giampieri, la vice sindaca di Acquapendente Monica Putano), che ha sicuramente frenato l’entusiasmo per un progetto dal quale la Tuscia si aspetta molto. Cosa in particolare? Lo sviluppo di quel turismo di nicchia che non bada solo alle grandi mete, ma è alla ricerca di percorsi alternativi, ma comunque tutti da gustare.
Non per niente il progetto è stato denominato la strada della ceramica nella Tuscia: un originale percorso di conoscenza della storia, della cultura e della bellezza di un vasto territorio, di cui l’arte ceramica è, da secoli, un segno distintivo.
A questo scopo è stato realizzato un portale (https://www.cittadellaceramica.it) che, dopo una breve introduzione della segretaria Cna Luigia Melaragni, la quale ha sottolineato come l’iniziativa è anche destinata a portare sul territorio un interessante sviluppo economico, è stato illustrato da Danila Corbucci, che lo ha organizzato in collaborazione con Massimiliano Allegri
Cosa offre il progetto? Un viaggio nella provincia di Viterbo, da sud a nord, “dentro” le quattro città riconosciute dal Consiglio Nazionale Ceramico – organo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – “di antica e affermata produzione ceramica”. Un territorio in grado di offrire una grande ricchezza del patrimonio di forme, decori, stili e tecniche custodito nei Musei, così come le numerose testimonianze dell’intimo legame tra i luoghi e la lavorazione della ceramica. Il tutto per vivere un’esperienza unica nelle botteghe artigiane e negli studi d’arte, dove si potranno incontrare donne e uomini che tramandano saperi, gesti e memoria e, al tempo stesso, contribuiscono all’evoluzione della ceramica con un appassionato lavoro di ricerca e sperimentazione. Insomma, si punta a catturare attenzione e curiosità dalla loro maestria nel plasmare le materie prime e nell’eseguire i decori, nel dare vita a opere straordinarie.
Il portale si presenta in modo estremamente intuitivo, con quattro link principali, ognuno dedicato a una delle quattro città. All’interno di ognuno di questi settori c’è un po’ di tutto: dalla storia, agli itinerari, ai laboratori e agli studi d’arte, alle esperienze, alla scuola e formazione, alle informazioni pratiche. Non mancano i settori dedicati agli eventi, ai pacchetti turistici e ai contatti per chi volesse maggiori informazioni. Particolare molto importante: il testo è bilingue: italiano e inglese. Alla stesura del progetto hanno collaborato anche le guide turistiche delle quattro città, tra cui la Promotuscia per Viterbo.
Di particolare interesse l’intervento, a fine presentazione, del rappresentante Enit Sandro Pappalardo, il quale – dopo aver sottolineato che i dati statistici mostrano un aumento del turismo dedicato alle aree interne e ai piccoli borghi – ha annunciato per questa iniziativa il patrocinio dell’ente da lui rappresentato e la promessa che l’iniziativa sarà messa in bella mostra nella futura esposizione di Londra. (A.S)



























