“L’Alta velocità a Orte può aprire opportunità nuove alla Tuscia”

Il presidente di Federlazio Giovanni Calisti guarda con interesse alla proposta che Orte diventi una fermata, se non addirittura una stazione di partenza dell’Alta velocità. Per Calisti è una sfida che, se portata a termine, permetterà di sfruttare potenzialità della nostra provincia ancora oggi sottovalutate e inespresse.

“Ben venga l’Alta velocità a Orte – dice il presidente di Federlazio -, senza escludere qualunque altra iniziativa. Ogni soluzione che possa rompere l’isolamento di questo territorio deve essere, infatti, valutata con serietà e concretezza.

Sta di fatto che l’Alta velocità sarebbe un’occasione di sviluppo e di crescita capace di mettere a sistema un’area più ampia che va oltre la nostra provincia. Orte, infatti, potrebbe rappresentare un trampolino di lancio, non solo per il nostro territorio, ma anche per una regione limitrofa come l’Umbria. Una collaborazione da prendere in considerazione con ripercussioni positive sul distretto industriale di Civita Castellana, sprovvisto di un accesso diretto all’autostrada e anche una rete ferroviaria di supporto”.

Calisti non dimentica anche chi ogni mattina è costretto a mettersi in viaggio. ”I pendolari potrebbero beneficiarne in quanto l’intero sistema andrebbe inevitabilmente adeguato per quel tipo di trasporto. Almeno questo è il nostro auspicio”.

Il presidente di Federlazio insiste sul fatto che sia necessario “fare sistema con tutti gli attori economici e politici del territorio. L’Alta velocità a Orte potrebbe avere conseguenze interessanti in termini di sviluppo economico e turistico. Ma – ammette – questa soluzione non sarebbe la panacea alle carenze infrastrutturali del territorio. Ne gioverebbe di sicuro l’intero sistema dei trasporti e forse darebbe una spinta concreta al completamento della Trasversale, contribuendo anche a migliorare i collegamenti per il porto di Civitavecchia.

Nella nostra ultima indagine congiunturale, abbiamo affrontato il tema dei trasporti, anello debole del territorio. Il riferimento era ovviamente alla madre delle incompiute, la Trasversale per intenderci, ma l’intero territorio è fuori da una logica competitiva a cui oramai tutti i sistemi economici ambiscono”.

Calisti chiede dunque di aprire al più presto un tavolo con la Regione e Trenitalia. “Serve un confronto per discutere sulle possibilità di lavoro che potrebbero derivare da questo progetto. L’obiettivo è far uscire la Tuscia dall’isolamento, migliorando i collegamenti con il resto del paese, le condizioni di chi viaggia, ma anche favorire i flussi turistici per arricchire la nostra provincia.

Ogni attore deve fare la sua parte perché progetti come questi possano poi trovare concreta realizzazione. E’ fondamentale l’impegno delle istituzioni che devono favorire questo ampio lavoro di squadra, specie quello tra due regioni. Una cooperazione che può davvero incidere positivamente sul futuro di territori ricchi di potenzialità”.

 

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