La Riserva Lago di Vico capofila in un progetto europeo a salvaguardia di una specie rara di rapace

Il progetto “LIFE LANNER” ha l’obiettivo principale di proteggere l’unica sottospecie rara di “lanario” (Falco biarmicus feldeggii) vivente nel territorio europeo.
Tutti i dati pubblicati negli ultimi venti anni indicano il declino progressivo e inarrestabile della presenza di questo animale in tutto il territorio dell’Unione: questo richiede interventi straordinari ed urgenti che vanno ben oltre il monitoraggio e la protezione delle coppie residue.
Tra le azioni previste dal progetto:
– la realizzazione di una rete tra i centri di recupero degli animali selvatici utile per la valutazione della presenza delle specie e degli atti di bracconaggio in Italia;
– l’individuazione di procedure comuni per il riconoscimento degli esemplari e la valutazione dei danni agli animali che arrivano nei centri di recupero;
– la redazione di un manuale di identificazione della specie;
– la raccolta di campioni e dati in tutte le strutture in Italia e Malta che ne ospitano esemplari;
– la ricerca di nuovi marcatori molecolari che possano caratterizzare geneticamente la specie;
– la creazione di un database nazionale i cui dati completeranno la Banca genetica internazionale dei dati genetici della specie;
– la diffusione dei dati del progetto LIFE, che consentirà una migliore gestione delle poche coppie rimaste nell’UE;
– azioni di conservazione, tra cui l’allevamento in cattività e il rilascio in natura dei giovani lanari.
Il progetto, che ha un valore complessivo di € 2.604.523,00 di cui € 1.944.314,00 di finanziamento europeo, avrà luogo nelle principali aree protette della Tuscia, ma vedrà l’applicazione di alcune azioni previste anche a Malta.
Predisposto e coordinato dall’Ente Monti Cimini – RN Lago di Vico, vede quali altri partner istituzionali la Regione Lazio – Direzione Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette, i Parchi e le Riserve della provincia di Viterbo, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana, la Provincia di Viterbo. Ulteriori partner sono Enel – Distribuzione, l’Associazione Ornis Italica e l’Associazione Birdlife Malta. Collaboreranno inoltre il personale dei CRAS – Centri di Recupero Animali Selvatici, dei Musei naturalistici e alcuni esperti di falconeria.
Un progetto importante che cerca di porre un freno alla probabile estinzione del rapace, se si pensa che nel Lazio la popolazione di lanario è passata dalle 10-15 coppie stimate negli anni ’80, a 5-7 coppie nel 2001. Nel 2015 una sola coppia nidificava nel Lazio e dal 2016 nessuna coppia è stata individuata.
La perdita di una specie animale è di per sé un evento gravissimo a livello ecologico, ma lo è ancora di più se si tratta, come nel nostro caso, di predatori, posti nei ruoli chiave della catena alimentare: essi infatti mantengono la biodiversità evitando che una sola specie diventi dominante e nascano squilibri negli ecosistemi.

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