La rassegna “Incontri in giallo” apre con “Maigret e il barbone”, un classico di George Simenon

George Simenon

“Capiamo solo quando è troppo tardi. Quando siamo felici non ci facciamo caso, commettiamo belle imprudenze, a volte addirittura ci ribelliamo”.

La biblioteca Consorziale di Viterbo ha programmato il primo evento della rassegna autunnale Incontri in giallo, a cura dello scrittore e drammaturgo Giuseppe Manfridi e Giulia Marchetti, fondatrice di Tuscia art lab.

Venerdì 20 ottobre, alle ore 17.30, nella sala conferenze Vincenzo Cardarelli (viale Trento 18/e) sarà presentato al pubblico un vero e proprio classico del genere giallo: “Maigret e il barbone”, un delizioso delitto senza vittima del celeberrimo Georges Simenon, uno degli autori più tradotti al mondo.

Un vero e proprio viaggio tra le pagine più iconiche di questo genere così amato e apprezzato dal grande pubblico sta per iniziare e proseguirà con altri cinque incontri. Come consuetudine, la biblioteca farà omaggio ai presenti del volume oggetto della presentazione.

Sinossi del volume: “Di solito non si ammazzano i poveracci, Maigret lo sa. Eppure qualcuno ha massacrato di botte e poi scaraventato nella Senna un inoffensivo barbone che viveva sotto un’arcata del pont Marie. Per fortuna un battello fiammingo diretto a Rouen con un carico di ardesia era ormeggiato lungo il quai des Célestins, e l’imponente Jef van Houtte l’ha coraggiosamente ripescato, salvandogli la pelle. Certo, François Keller detto il “dottore” è uno strano barbone, l’eccezione che conferma la regola, insomma. La padrona del Petit Turin, il bistrot dove andava a rifornirsi di vino, sostiene che conferma la regola, insomma. La padrona del Petit Turin, il bistrot dove andava a rifornirsi di vino, sostiene che l’ha miracolosamente guarita. Ma c’è di più: ha una moglie che vive addirittura sull’île Saint-Louis e frequenta l’alta società, e una figlia, Jacqueline, che ha sposato un Rousselet, quelli dei prodotti farmaceutici. Cosa può averlo mai spinto ad abbandonare dall’oggi al domani la famiglia e una professione che amava, lasciandosi dietro solo una lettera? E nel suo oscuro passato che va cercata la chiave del tentato omicidio? Dai tempi del cavallante della Providence Maigret non si trovava di fronte a un così perturbante passage de la ligne, e questo caso lo appassiona come non mai.”

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