La Fontana del Cardinal Piccolomini a Viterbo cade a pezzi

In attesa del recupero e del restauro del Palazzo di Donna Olimpia in via San Pietro (Viterbo), anche se non se ne conoscono i modi o i tempi, non si possono chiudere gli occhi e non vedere lo stato di degrado in cui si trova la cosiddetta Fontana del Cardinal Piccolomini.

“Nel 1463 il detto cardinale oltre ai numerosi ed importanti restauri compiuti nel palazzo detto allora dell’Abate, fece scolpire quella elegantissima fontanina di cui si vede il prospetto sur un angolo del vecchio fabbricato dell’Ospizio, e che serba le tracce di stemmi episcopali con la croce lunata dei Piccolomini” (cfr. Viterbo nei suoi monumenti  Andrea Scriattoli).

La Fontana, o quel che ne rimane, è una traccia importante della ricca storia di Viterbo e oggi viene letteralmente trafitta da cavi elettrici e adornata da scatole di derivazione. Una vera violenza e un segno di grande noncuranza pubblica. I Viterbesi devono essere consapevoli della bellezza che li circonda e non devono accettare lo stato di degrado che avanza.

La cura e il rispetto dei monumenti è anche un esempio di civiltà nei confronti delle nuove generazioni, le quali non devono abituarsi a tale sciatteria urbana, ma sensibilizzarsi alla conservazione del grande patrimonio di proprietà della città.

L’auspicio è che nel futuro si possa continuare a godere di tale fregio artistico e che non sopravviva alle intemperie e all’incuria solo l’elegante scatola elettrica in plastica.

 

Avv. Nathalie Gambardella

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