“La donna a tre punte” di Camilleri in anteprima nazionale a Teatri di Pietra

Sarà un’anteprima nazionale protagonista, sabato 11 luglio, alle 21.15, a Teatri di Pietra.

L’antico anfiteatro romano di Sutri diverrà la suggestiva cornice de “La Donna a Tre Punte” di Andrea Camilleri.

L’opera, una produzione MUST-Musco Teatro e  MDA Produzioni, è di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale, ha la regia Giuseppe Dipasquale.

In scena Valeria Contadino, danzatrici Claudia Morello, Delia Tiglio, Beatrice Tafuri.

Il progetto – come ha spiegato il regista e coautore Giuseppe Dipasquale – nacque diversi anni fa.

Io e Andrea pensammo a realizzare per il teatro una sorta di girotondo di donne tratte dalle figure femminili che Andrea aveva già scolpito nei suoi romanzi. Poi, scelte insieme le opere e messe in un canovaccio di base, lo spettacolo non poté vedere la luce. Qualche mese fa, prima che Andrea ci lasciasse, riprendemmo l’idea e decidemmo di programmarla al Must”.

Come sono le donne di Camilleri?  Molto femmine, apparentemente peccatrici ma realmente sante, due risvolti della stessa medaglia. Che sorprendono con la femminilità, con una complessità che però è elementare come la terra, misteriosa come la luna. I sentimenti protagonisti? Sempre donne, ma non comuni: emblemi di una femminilità matriarcale, primitiva e ad un tempo modernissima.

“In quanto alle donne il matriarcato in Sicilia è (o era) diffuso non solo tra i contadini – diceva Camilleri –  Io ho conosciuto siciliani di rilievo in campi diversi che prendevano decisioni solo se la moglie era d’accordo. E non so quanto quelle decisioni non fossero già state abilmente guidate dalle mogli”.

I personaggi femminili che Camilleri preferisce raffigurare vivono l’esperienza sensuale prevalentemente con gioia e senza parsimonia.

Questa Donna a tre punte vuole rappresentare un dialogo immaginario con Andrea Camilleri su alcune tipologie di donne – tutte mediterranee – che ha scolpito nei suoi romanzi: la madre partoriente  Filonia  del Re di Girgenti; la vedova inconsolabile Concetta Riguccio de Il birraio di Preston; la lasciva  Trisìna  de La mossa del cavallo, “beddra, su questo non si discuteva, ma cajorda”; la smaniosa Lillina, dello scatenarsi degli equivoci de La concessione del telefono; Minica, la mater e moglie dolorosissima de Il casellante.

Protagonista sarà Valeria Contadino, già interprete di successo di diversi lavori camilleriani, come da ultimo, Il casellante.

Tre le punte della femminilità, seduzione, passione e amore come tre le punte della Sicilia, luogo ideale e culla della mediterraneità universale.

“Un omaggio alla donna, – continua il regista – ma insieme un omaggio ad Andrea Camilleri che è stato maestro, amico e padre, momentaneamente partito per un viaggio nell’eternità”.

Teatri di Pietra, manifestazione artistica alla XVIII edizione, a cura di Pentagono Produzioni e Circuito Danza Lazio, è realizzata  in collaborazione con il Comune di Sutri, il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionalela rete nazionale dei teatri antichi ed il festival Teatro Romano di Volterra.

 

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI