La demolizione del palazzo di via Cardinal La Fontaine riporta la chiesa del Gonfalone alla sua totale bellezza

Chiesa del Gonfalone

Era il 18 dicembre 2018 alle 11,30 una nube di polvere si sollevò in via Cardinal La Fontaine a Viterbo  a causa del crollo di un palazzo accanto la chiesa del Gonfalone.

Oggi l’avvenuta demolizione dello stabile e la recinzione ne ha aperto il cantiere lavoro per la ricostruzione del palazzo. Provate a fare un giro a piedi e ammirerete la chiesa del Gonfalone o meglio la chiesa di San Giovanni Battista, detta del Gonfalone) nella sua totale bellezza con la visione della sua parte laterale .

La  chiesa è un pregevole esempio di barocco viterbese. Venne eretta a cura della Confraternita del Gonfalone, dalla quale ha preso il nome corrente custodita dalla stessa confraternita di cui è priore Franco Chiaravalli, che riunisce tutti i confratelli che oltre ai cerimoniali curano la chiesa con dovizia. Al nostro ingresso abbiamo incontrato Sergio Gentili, un confratello che si è prestato con passione a farci da narratore e guida. Abbiamo insieme a lui ammirato l’effetto delle colonne dipinte sul soffitto, creano un gioco di prospettiva incredibile: si accorciano se vi avvicinate e si inclinano se vi spostate su un lato. Fu nel 1756 che il viterbese Vincenzo Strigelli coadiuvato da Giuseppe Marzetti. ha magistralmente affrescato L’Empireo, grandiosa figurazione con gruppi di angeli e beati, sorretti da nuvole, protesi verso la luce.

L’interno della chiesa è riccamente decorato secondo i canoni barocchi, sono diversi gli artisti che vi hanno lasciato la loro impronta, le vigorose immagini di profeti Isaia e Abadia  sono dipinte a chiaro-scuro dal viterbese Domenico Corvi nel 1756. L’altare centrale  anno 1746 è dell’arch. Nicola Salvi, progettista della Fontana di Trevi in Roma e tanti altri pittori come Domenico Lucchi Sebastiano Carelli di Montefiascone, Anton Angelo Falaschi. Una bella bussola di legno del XVIII secolo proveniente da San Francesco è sovrastata dalla cantoria. Sui lati è il coro ligneo opera del viterbese Carlantonio Morini (1833-34); sopra, sulle pareti, tra motivi decorativi monocromi del maestro romano Pietro Piazza (1747).

Riempiti da tanta bellezza ci si chiede come mai questa chiesa , non rientri nei percorsi di visite guidate. Certamente un gioiello che deve essere mostrato. In una delle recensioni, Roberta nel 2020 ha lasciato il seguente messaggio: “Questa chiesa è veramente molto bella ma purtroppo è poco pubblicizzata“.

Ogni primo sabato del mese nella chiesa viene celebrata la Messa alle ore 17.00. Anche sabato 1 ottobre.

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