Istituto Leonardo Da Vinci di Acquapendente, comitato “W la Scuola”: “Troppi compiti a casa, la situazione è insostenibile”

Archiviata la prima nota informativa datata settembre 2024, totalmente disattesa dai massimi vertici dirigenziali dell’Istituto Omnicomprensivo Leonardo Da Vinci di Acquapendente, i genitori fondatori del comitato altoviterbese “W la Scuola” tornano all’attacco con un nuovo approfondimento: “Ancora troppi compiti a casa – sottolineano nella mattinata di martedì scorso con una seconda nota -, quindi ancora viva la protesta. Per dare ancora materiale utile ad avviare un dibattito che ci coinvolga assieme ai docenti. Sono passati tre mesi dal nostro primo appello e siamo stati totalmente inascoltati dalle massime istituzioni scolastiche. La situazione da complessa si è trasformata in insostenibile. Soprattutto nel weekend si assommano impegni di studio e sia noi sia gli stessi studenti siamo arrivati all’esasperazione. Non hanno e non abbiamo tempo libero per rilassarci. Stare tutti assieme e partecipare ad attività sportive o ricreative. Consumano tutte le energie sopra i libri e quando hanno terminato non ne hanno altre per seguire progetti di socializzazione. A destare preoccupazione è che la dirigenza scolastica ignora totalmente le normative che garantiscano il giusto e fluido rapporto studio-tempo libero. Vogliamo ricordare che vigenti fino dagli anni ’60 sottolineano come deve essere calibrato il rapporto. Citiamo la C.M 177 del maggio 1969 la quale stabilisce che non si possono assegnare compiti da svolgere, il giorno successivo a una festività, proprio per favorire il tempo da trascorrere in famiglia. Chiediamo alla Dirigente di avviare un dialogo. Un confronto con la stessa e i docenti per proporre una revisione delle modalità di assegnazione. Non vogliamo abolirli totalmente, ma caricarli in modo che si tenga conto delle esigenze di crescita dei ragazzi e della loro salute mentale. Se ci togliamo per un momento dall’ambito alto viterbese, possiamo notare che studi recenti hanno dimostrato che un carico eccessivo degli stessi porta a stress, ansia, perdita di motivazione. Non si siamo solo Noi a chiederlo ma molte Associazioni di genitori in tutta la penisola. E’ arrivato il momento di riflettere e ripensare le pratiche scolastiche. Per garantire un’educazione che non sovraccarichi i nostri figli ma li aiuti a crescere armoniosamente. Nella nostra latitudine ed in tutta la penisola crediamo che in questi ultimi giorni di Novembre sia momento idoneo per portare un cambiamento concreto. Restituendo a studenti e a famiglie la possibilità di vivere una quotidianità più serena e bilanciata”.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI