In cosa crede chi non crede? Carlo Maria Martini, Umberto Eco, un libro tradotto in sedici paesi

Ricorre il 31 agosto l’8° anniversario della morte di Carlo Maria Martini (Gallarate, 31 agosto 2012) vogliamo ricordare una delle figure più eminenti della Chiesa cattolica. Biblista ed esegeta di fama internazionale con un una piccola opera che è la sintesi di uno scambio in primis tra due intellettuali: “In cosa crede chi non crede?”.

A inizio 1995 la rivista “Liberal” aveva proposto al Cardinal Martini e a Umberto Eco di aprire un dialogo. Questo libretto aveva poi riportato nel 1996 le lettere che i due si erano scambiati, ed era stato tradotto in seguito in sedici paesi. Anche in ricordo di un protagonista dei tempi nostri l’editore ritiene opportuno ripubblicare questo scambio epistolare che si è svolto in modo cordiale e franco sui problemi di importanza capitale che hanno spesso diviso i credenti da i non credenti, dal senso della storia al problema dell’aborto, dal sacerdozio delle donne alle possibilità di un’etica comune sia a chi crede che a chi non crede. Un libro semplice e potente, tradotto negli anni successivi in sedici paesi, non ultimo in Polonia dalla casa editrice Noir sur Blanc .

 

Carlo Maria Martini (1927-2012)

è stato una delle figure più eminenti della Chiesa cattolica. Biblista ed esegeta di fama internazionale, Rettore del Pontificio Istituto Biblico, per circa vent’anni ha guidato la diocesi di Milano. Proclamato cardinale da papa Wojtyla, ha creato e diretto la celebre “Cattedra dei non credenti” e ha vissuto a lungo a Gerusalemme prima tornare in Italia negli ultimi anni della sua vita.

 

Umberto Eco (Alessandria 1932 – Milano 2016)

è stato filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con Il nome della rosa (Premio Strega 1981), seguito da Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e Numero zero (2015). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non) si ricordano: Apocalittici e integrati (1964), Lector in fabula (1979), Sulla letteratura (2002) e Dire quasi la stessa cosa (2003). Nel 2004 ha pubblicato il volume illustrato Storia della Bellezza, seguito nel 2007 da Storia della Bruttezza, nel 2009 da Vertigine della lista e nel 2013 da Storia delle terre e dei luoghi leggendari.

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