Il violoncello di Mario Brunello racconta l’anima silenziosa di Civita all’alba

L’alba che risplende su Civita di Bagnoregio e la musica di Mario Brunello, uno dei più grandi violoncellisti del mondo, che nasce dal silenzio della Valle dei Calanchi. Un momento magico quello vissuto all’alba nello spazio del Giardino del Poeta, all’interno del festival Civita Luogo del Pensare.

“Un evento che vorrei definire magnifico, un’azione di bellezza concreta. Uno dei più grandi artisti del mondo ci ha regalato emozioni uniche e la sua esibizione è stata registrata perché sono sicuro sarà importante anche per affrontare il racconto della candidatura di Civita a Patrimonio dell’Umanità.

Non posso che ringraziare il maestro Brunello per il suo grande dono fatto al nostro territorio. Grazie anche per le parole e quanto detto all’incontro-intervista con Paolo Crepet di martedì sera. In un anno difficile come il 2020 siamo riusciti comunque a fare nascere, di questo ringrazio il professor Crepet e la giornalista Valentina Bisti, Civita Luogo del Pensare. Ritengo che possa essere un festival dal grande futuro”. Queste le parole del sindaco di Bagnoregio Luca Profili.

Mario Brunello nel 1986 è stato il primo artista italiano a vincere il concorso Caikovskij di Mosca che lo ha proiettato sulla scena internazionale. Viene invitato dalle più prestigiose orchestre, tra le quali London Philharmonic, Munich Philharmonic, Philadelphia orchestra, Dso Berlin, Kioi sinfonietta, London symphony, Nhk symphony di Tokyo, Filarmonica della scale, Accademia di santa Cecilia.

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