Il sito archeologico del Vignale a Civita Castellana apre alla cittadinanza

Vignale, sullo sfondo il Monte Soratte

Affacciato sul Monte Soratte, il Vignale è ancora libero dalla miriade di costruzioni sorte in età moderna sul cosiddetto Pianoro maggiore; è dunque un terreno ideale di ricerca, come dimostrano gli scavi ottocenteschi annotati da Raniero Mengarelli sul suo prezioso Taccuino, e come confermano, a partire dagli anni ’70 del ‘900, le ricognizioni, i rilievi e le prospezioni geofisiche, condotte dall’Accademia Britannica a Roma. Sino alle tre campagne di scavi nell’area di proprietà del Comune di Civita Castellana, autorizzati dalla Soprintendenza archeologica insieme ad  un gruppo di studenti della Sapienza Università di Roma, I materiali rinvenuti suggeriscono l’ipotesi che l’area sia stata occupata almeno dall’Età del Ferro e, con continuità, sino al VII sec. a.C. mentre, al momento, appaiono decisamente meno numerosi i frammenti delle epoche successive, dall’età arcaica al medioevo.

Il sito archeologico del Vignale apre  oggi alla cittadinanza. Fino al 27 giugno dalle ore 6 alle ore 12 sarà possibile visitare gratuitamente i luoghi per l’appunto della terza campagna di scavi a cura dell’Università di Roma La Sapienza, della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale e del Comune di Civita Castellana, in collaborazione con la Direzione regionale musei nazionali Lazio e Museo dell’Agro Falisco – Forte Sangallo.

 

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