Il pianista Arturo Stàlteri ospite del Festival “I Bemolli sono blu – Viterbo in Musica”

Arturo Stàlteri, tra i pianisti contemporanei più conosciuti e apprezzati in Europa, sarà in concerto sabato 23 ottobre a Viterbo, ospite del Festival di Musica classica ‘I Bemolli sono blu & Viterbo in  Musica’. L’appuntamento è all’interno della Chiesa di San Francesco a partire dalle ore 18.00.

Il mio programma – spiega il musicista – ha come titolo ‘Schubert e oltre’. Sono brani romantici, permeati da un alone di innocenza, tipico di Franz Schubert”. Nel corso del concerto Stàlteri omaggerà il compositore austriaco, facendo propri, rispettivamente, ‘L’Andante con Moto dal Trio op. 100’ e ‘l’Improvviso in la bemolle maggiore op. 142’. “Suonerò l’inizio originale di queste due melodie, trasformandole successivamente in opere praticamente mie”.

Ma dalle note del pianoforte di Stàlteri risuoneranno anche altri brani minimalisti, pescando per esempio da Wim Mertens (‘Close Cover’ e ‘Prudence’), dal musicista giapponese Ryūichi Sakamoto (‘Aqua’), dai Sigur Ros (‘Hoppipolla’), dai Radiohead (‘No Surprises’), rendendo poi tributo alla  genialità delle note di Sonny Burke (‘Bella Notte’) e di Franco Battiato (‘L’Oceano di silenzio’).

Non mancheranno altri pezzi dello stesso repertorio di Stàlteri, come ‘Tinkerbell’, ma anche ‘Come la neve’, ‘Tristes Vagues’ e ‘Scarlett’. Ma il concerto di Viterbo sarà anche l’occasione per suonare ‘Passione d’amore’, pezzo inedito che farà parte di ‘Spirit of the Past’, il nuovo disco di Stàlteri in uscita a novembre.

Il concerto, che si svolgerà nel rispetto delle regole dell’emergenza Covid-19, è organizzato dall’Associazione Musicale Muzio Clementi e inizierà alle ore 18.00.

Info all’indirizzo https://www.associazioneclementi.org.

Stàlteri, oggi anche conduttore di trasmissioni musicali per Radio Rai, ha cominciato a farsi conoscere con il gruppo Pierrot Lunaire, uno dei nomi storici del rock progressivo degli anni ‘70. Una carriera ricca di collaborazioni la sua: è stato tra gli altri lo storico tastierista di Rino Gaetano suonando negli album Mio fratello è figlio unico (pianoforte, organo Hammond, clavicembalo, eminent, moog) e Aida (pianoforte, organo hammond): sua l’intramontabile introduzione de Ma il cielo è sempre più blu. Inoltre per Carlo Verdone ha composto musiche per L’amore è eterno finché dura, e ha interpretato pagine di Bach, Schubert e Chopin nel film Grande, Grosso e Verdone.

Forte inoltre il suo rapporto con Franco Battiato: nel 2014 Stàlteri pubblicò l’album strumentale In sete altere, un omaggio alla musica di Battiato (che supervisionò l’intero progetto). Tra gli 11 brani del disco, Meccanica Due e The Instrumental Centro di Gravità Permanente, co-firmati da Stàlteri e dallo stesso Battiato. Stàlteri precedentemente partecipò in qualità di conduttore e musicista al primo programma televisivo culturale di Battiato e Manlio Sgalambro dal titolo Bitte, keine Réclame, andato in onda nel dicembre 2004 per Rai Futura e riproposto nel 2005 sul canale satellitare Rai Doc. Stàlteri è stato poi Aloys Schlosser nel film su Beethoven Musikanten, che Battiato presentò al Festival di Venezia nel 2006.

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