Il lago si è ritirato e il bagno diventa un pediluvio

lago prosciugato

Scene di una estate molto anomala. Una donna, un uomo e una barchetta sul lago di Bolsena, di fronte a Marta, oltre cento metri dalla riva. Tutto normale. Immagine tipica di una estate africana, nulla di strano. Solo che quella donna e quell’uomo sono in piedi con l’acqua che arriva alle caviglie e la barchetta è riversa su una delle diverse secche che emergono dallo specchio d’acqua. Un pediluvio più che un bagno perché più di tre mesi di assenza di piogge hanno fatto ritirare il lago come non mai. Sulle secche, più giusto chiamarli isolotti, parcheggiano decine di uccelli. Una lingua di terra è partita pigramente del molo per andare a costruire nell’acqua una testa di ponte, un camminamento, verso isolotti che con la fine dell’estate torneranno sotto le onde. Le sponde del lago, scese di diversi centimetri, parlano da sole. Immagini difficilmente riproponibili di una siccità straordinaria. O forse no.

lago prosciugato

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