Il gruppo di Ingegneria dell’Unitus al Max Plank di Monaco di Baviera

Una delegazione del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa dell’Università della Tuscia è in visita presso il Max Plank Institute di Monaco di Baviera nell’ambito delle attività di ricerca sulla Fusione Nucleare, un tema in cui l’ateneo viterbese è protagonista a livello europeo. I professori e i ricercatori del gruppo di ingegneria stanno organizzando il lavoro dei prossimi 12 mesi con i colleghi tedeschi. Hanno anche fatto il punto sulle attività degli studenti dell’Università della Tuscia che stanno svolgendo un periodo di studio nell’ambito dei programmi Erasmus+ traineeships e DAAD (servizio tedesco per lo scambio accademico). Stefano Ciufo, laureando del Corso di Ingegneria Industriale, Sara Giomini, neolaureata in Ingegneria Meccanica, e Riccardo De Luca, dottorando di Ingegneria stanno lavorando alla realizzazione e al testing di materiali innovativi realizzati con tecniche di stampa additiva a partire da polveri di tungsteno. Si tratta di un materiale con una complessa struttura reticolare, progettata dagli ingegneri dell’Università della Tuscia, e che è ora in fase di produzione presso alcuni dei centri di ricerca più importanti al mondo nel settore. “L’obiettivo è proteggere termicamente il sistema di raffreddamento del reattore soggetto a carichi termici elevatissimi dovuti al plasma”, commenta il prof. Fanelli, responsabile della ricerca. “Gli studenti di ingegneria dell’Università della Tuscia hanno la possibilità di fare un’esperienza unica, evidenzia il professor Giuseppe Calabrò, responsabile Eurofusion per l’Università della Tuscia, e di partecipare ad un progetto che è destinato a cambiare il futuro energetico del pianeta: fornire energia potenzialmente inesauribile e senza inquinamento”.

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