Il Cristo morto e gli Incappucciati in processione a Orte, silenzio e commozione

È la processione di più antica tradizione del Centro Italia, che vanta otto secoli di storia. Sì è svolta Venerdi Santo a Orte, con la partecipazione di migliaia di cittadini che hanno seguito e aspettato lungo le strade.Tutto è iniziato alle 21.30.

La bara del Cristo morto che viene portata in spalla da 14 confratelli, altri 500 li accompagnano nel tragitto.Sette le compagnie maschili con una divisa fatta da tunica e cappuccio di colore diverso. Poi le donne del Santissimo Rosario.

Il cammino delle Confraternite nelle strette vie del centro storico è accompagnato dal silenzio e dal  rumore delle catene che i tantissimi penitenti scalzi hanno legate ai piedi. Dinnanzi alla chiesa madre di Santa Croce è avvenuta la partenza con il Cristo morto, seguito dalla statua  dell’Addolorata e dall’unica Confraternita femminile. Poi la sosta di piazza della Libertà con e la recita della preghiera e il canto del Miserere. La catena simboleggia la costrizione che subì il Cristo, mentre la croce in spalla l’aiuto che Simone portò a Gesù per un gesto di comunione come quello fatto da Gesù nell’ultima cena. Al rientro è stato distribuito ai partecipanti e alla popolazione il “pane del venerdì Santo”. Tutto si è consumato in un’atmosfera silente e densa di commozione.

Il servizio fotografico è di Manuela Cannone.

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