“Humanitas”:la cultura del territorio, per rendere ai giovani il nostro mondo meno distante

di Luciano Pasquini

“Humanitas” è un viaggio sulle strade dell’uomo,il tema portante dell’evento tenutosi sabato 13 aprile a palazzo Monaldeschi a Lubriano.
Humanitas altri non è che la creatura di Emiliano Macchioni, docente, storico, appassionato della sua terra,anima narrante di Civita Writers.
Con grande enfasi si questo evento ci racconta il dopo.
“E’da un po’ di tempo che stava lavorando all’idea ed ora che si è concretizzata posso affermare che è stato un bel successo.-Sono arrivate quasi duecento persone, da tutta la provincia di Viterbo e da Roma. Scrittori, poeti, artisti, fotografi, musicisti, un’ospite eccellente come Luigi Bizzarri di Rai Storia, ed altre figure importanti della cultura locale, ma sopratutto giovani fotografi che hanno esposto i loro lavori sulla condizione umana, dell’eterno viaggiare dell’uomo sulle strade del mondo , inseguendo quel sogno di oggi come di ieri di un futuro migliore”. L’evento si è distinto per la sua narrazione, modulata quasi come si trattasse di una rappresentazione.
I giovani fotografi di Humanitas : Daniele Camilli, Daniele Vita, Pietro Iannetta, Vittorio Faggiani, Michele Cirica, Roberto Piccini, Enrico Diviziani, Sara Sterpa.Gli scatti accompagnati dai testi dei Civita Writers curati di Emiliano Macchioni,: Maurizio Misasi, Realino Dominici, Emanuele Perlorca, Morena Martini, Olimpia Tartaro, Anna Lisa Lattanzi, Franca Conticchio, Tasmeen Monie, Giulia Fagiolino, Michela Bianchi, Cristina Ferrari. Poeti: Francesco Mecucci, Luca Morettini Paracucchi. Proiezione del video “One of the Last” di Maurizio Marmorstein per la sezione Uomini della terra.
La Mostra fotografica Viaggio in Vietnam e Cambogia di Sara Sterpa. Performance di pittura gestaltica Gestalt Art Est In Humanitas di Gino Loperfido. con la bella locandina ad opera di Vittorio Faggiani. Proiezione di foto e video di reportages fotografici in tutto il mondo sulla strade dell’Uomo. L’evocazione di un viaggio in cui trapela l’umanità dei margini, degli ultimi, dei dimenticati. sostenuti dalla presenza di Claudio Bondi di World Medical Aid di Tarquinia (Missioni Umanitarie in Africa). La vena artistica espressa da Sara Arcangeli e Giulia Corrias.: con il sottofondo magico del Flauto di Roberto Chiovelli della band La Tresca. La voce narrante autoriale dell’attore Gianni Abbate

A sipario calato chiediamo all’ideatore dello spettacolo cosa si sia riproposto con “Humanitas”.

“Ho cercato di rappresentare un esperimento di narrazione originale e innovativo capace di comunicare argomenti forti in modo raggiungibile a tutti e soprattutto ai giovani attraverso quegli strumenti comunicativi più vicini a loro. Un lavoro di sensibilizzazione per sentirci “uomini” abitanti di un’unico pianeta, che è la nostra unica casa, in un’epoca dove la regressione verso l’imbarbarimento e purtroppo una costante del nostro tempo. Una sinergia tra arti e competenze diverse, un grande team che ha lavorato insieme in modo molto produttivo. Un nuovo modo di raccontare il territorio e il mondo lontano da una cultura accademica. Vedere tante persone emozionate e capaci di vivere una serata in cui arti e lingue comunicative diverse si sono fuse in un linguaggio di pace e coscienza civica rappresenta un grande successo.

Il futuro cosa riserva ai Civita Writers?
Stiamo lavorando a due nuovi libri dei Civita Writers, “LeCase Narranti”e “Utuzte il Viaggio”, in cui andranno a confluire i testi e le foto di “Humanitas”. A Maggio inizia la nuova avventura dei Civita Writers a Palazzo Alemanni con il Laboratorio di Scrittura Narrazione dei Territori per un progetto in collaborazione con Promotuscia e la Regione Lazio, che ti invito a seguire, per raccontare Civita e la Valle dei Calanchi ai turisti in modo nuovo educandoli, alla cultura del viaggio e della coscienza culturale di un borgo. Un borgo non si reinventa, si riscopre. Scriviamo le nostre radici rispettando la coscienza storica del nostro antichissimo territorio.

E’difficile riuscire a stare al passo con Emiliano Macchioni, con la sua brama di fare e la sua energia, persegue le mille sfumature di un territorio come quello della Tuscia per poterlo raccontare.
L’Humanitas del resto è un valore etico nato e affermatosi nel Circolo degli Scipioni con il quale si sostenevano gli ideali di attenzione e cura benevola tra gli uomini.

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