Home Staging: le case si vendono con le emozioni

Donatella Agostini

Per comprare una casa, ci si deve innamorare. Al di là delle considerazioni di carattere pratico, ci si innamora delle sensazioni che si provano guardando la luce che entra dalle finestre, immaginando le nostre foto attaccate alle pareti, le ore future di pace e di serenità trascorse con i nostri cari. «Le case si vendono con le emozioni. Secondo una statistica, ci si innamora della casa che andrai a comprare nei primi novanta secondi. Un vero colpo di fulmine. Per quanto un appartamento possa essere funzionale, l’estetica è fondamentale». Con Chiara Gnignera, giovane interior designer viterbese, parliamo della nuova tendenza dell’home staging, e di come stia diventando molto importante nel campo immobiliare. «L’home staging è nato quarant’anni fa negli Stati Uniti. All’estero è diffusissimo perché ormai è prassi. In Italia si è cominciato a diffondere da cinque-sei anni, a partire da Milano». Chiara Gnignera, studi di architettura alle spalle e una lunga esperienza lavorativa nel campo, ha capito subito che era una tendenza vincente e l’ha subito fatta sua, con “Staging Home”. Mentre Loredana Catena, viterbese di adozione e tra gli ideatori di HomeStaging Italia, la rete che coordina tutti i vari professionisti del settore, ha creato “Made in Homes”. Insieme, le due professioniste hanno iniziato a collaborare insieme sotto l’unico brand “Case Valorizzate”, associazione che si occupa di valorizzazione immobiliare.
«Sono cresciuta nella falegnameria e nel mobilificio di famiglia», ci racconta Chiara. «Sono fissata con l’arredamento e ho una passione per le case: per il gusto di risistemarle, le comprerei in continuazione! Non potendolo fare, ho abbracciato la filosofia dell’home staging». Ma che cosa significa esattamente questo termine? «Non c’è il corrispondente italiano esatto per home staging. Significa più o meno “mettere in scena la casa”, ci spiega Chiara. «Al giorno d’oggi, il 90% delle case viene scelta tramite annuncio su Internet. Ora, se andiamo a guardare la maggioranza degli annunci immobiliari, vediamo foto anonime, poco curate, con case presentate con noncuranza e disordine. Un potenziale acquirente spesso va alla cieca, si deve affidare soprattutto alla lettura delle caratteristiche. E magari gli sfugge quella che potrebbe essere la casa dei suoi sogni. Ecco che entra in gioco l’home staging: lo scopo è far emergere un annuncio immobiliare tra tutti gli altri, presentando una foto professionale che si distingua. L’annuncio diventa accattivante, i potenziali acquirenti si incuriosiscono e ci cliccano sopra: aumenta il valore percepito e le probabilità di vendita o di affitto». Ma la foto è soltanto l’ultimo step. «Dopo un iniziale sopralluogo nella casa da vendere o da affittare, studiamo il possibile allestimento, anche in base al potenziale target. Curiamo l’illuminazione, sistemiamo lampade, cuscini, accessori. Abbiamo partnership con importanti negozi di arredamento. E coinvolgiamo artisti e creativi che ci mettono a disposizione le loro opere, che altrimenti rimarrebbero in magazzino. Scattiamo le foto, valorizzando i punti di forza. Dopo la post produzione, scegliamo le immagini migliori che vanno subito sul sito e comincia la vendita». L’allestimento varia a seconda della location: un conto farlo in una casa di un moderno quartiere periferico, un conto in uno storico appartamento del quartiere medievale. «La casa va rispettata, non stravolta, mantenendone il carattere». L’home staging si può applicare sia sulle case arredate abitate – che sono gli interventi più difficili – o non abitate, oppure sulle case vuote, dove diventa fondamentale. L’allestimento si fa in modo tale da rendere il più possibile neutro l’ambiente. «Una parete dipinta a colori vivaci potrebbe essere un ostacolo alla vendita, perché dà il senso di un lavoro da fare. Se il venditore è d’accordo, interveniamo ridipingendola a tinte neutre. Se ci sono effetti personali, foto, tutto viene rimosso, perché il potenziale acquirente, al suo ingresso, non si senta un ospite, ma cerchi di vedere la casa come se fosse la sua futura abitazione: vedendo qualcosa di personale potrebbe sentirsi a disagio. Nel momento in cui mettiamo in vendita la nostra casa, ce ne dobbiamo distaccare e vederla come un oggetto commerciale da cui trarre il massimo profitto. Il fine ultimo dell’home staging è quello di far rimanere il più breve tempo possibile sul mercato la casa in modo da evitare che si deprezzi. Il nostro intervento non determina una maggiorazione del prezzo richiesto. Il valore stabilito dall’agente immobiliare va da un massimo a un minimo: noi facciamo in modo che venga venduta il più possibile vicino al limite massimo». L’investimento in home staging che si fa per valorizzare una casa è molto più basso di quello che si potrebbe pensare, e permette di non perdere nella contrattazione. «La casa si vende prima. Secondo studi recenti, oggi con l’intervento di home staging una casa rimane sul mercato mediamente due mesi. Prima vi rimaneva ben nove: di conseguenza si deprezzava sensibilmente». “Case Valorizzate” collabora con privati, agenzie e costruttori su Viterbo, Roma, Terni e relative province. «La mia figura professionale e quella di Loredana Catena sono complementari e abbiamo deciso di unirci. Facciamo anche assistenza all’acquisto: consigliamo i potenziali acquirenti, suggeriamo progetti di ristrutturazione». Domandiamo a Chiara quale sia lo stile di arredamento che preferisce. «In generale, amo le atmosfere nordiche. Ma certo, tutto dipende dal tipo di appartamento. Un giorno sono andata a fare un sopralluogo in un antico palazzetto nel quartiere di San Pellegrino. Ero sola, e mi sono trovata davanti a un camino megagalattico in peperino. Ho chiuso gli occhi e nel silenzio ho respirato il profumo della pietra antica. Una sensazione meravigliosa!».
www.casevalorizzate.it
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