Han Yuchen. Una immersione nella bellezza naturale e spirituale del Tibet

E’ in corso ancora per pochi giorni (chiuderà il 4 settembre) la mostra  Han YuchenTibet, splendore e purezza  a Roma Palazzo Bonaparte in piazza Venezia. L’ambiente ben strutturato ospita un’ampia retrospettiva di 40 quadri dedicata al grande Maestro della pittura a olio della Cina contemporanea che immortala il Tibet, la sua gente, i suoi paesaggi, la sua anima.
Per chi ha visitato la mostra la sensazione è davvero quella di fondersi in un’immersione nella bellezza naturale e spirituale del Tibet, il “Tetto del mondo”, ma anche una galleria di ritratti di chi quell’immenso altopiano lo vive. Nella prima sala l’autore attraverso uno schermo gigante introduce con una narrazione esplicativa al percorso mostra. Han Yuchen, un  grande Maestro della pittura a olio della Cina contemporanea attraverso un percorso di circa 40 opere, molte delle quali di grandi dimensioni, divise in tre sezioni (PaesaggiRitratti e Spiritualità)  ci fa rivivere quel  Tibet  in cui  il paesaggio e l’uomo diventano protagonisti di una stessa storia misteriosa, quasi impenetrabile, dove autentica fierezza e quotidianità convivono e si incontrano nella purezza di luce dei luoghi e dell’energia vitale dei personaggi che li animano. Pastori, guardiani, nomadi, monaci che come afferma la curatrice Nicolina Bianchi, con saggezza condividono il tempo e lo spartiscono nel loro vivere semplice e autentico”. Un tempo marcato non sprecato che riesce a non farti sfuggire nemmeno il piccolo dettaglio della rappresentazione pittorica di Han Yuchen. Una mostra che incoraggia alla contemplazione, le vesti, gli ornamenti e gli oggetti della vita quotidiana o delle cerimonie ci restituiscono un’immagine emozionante del lontano Tibet, una sorta di “patria” dell’anima, perduta e originaria, da ritrovare.

www.mostrepalazzobonaparte.it

Orari Mostra: Tutti i giorni dalle 11.00 alle 21.00 (la biglietteria chiude un’ora prima).

Foto a dx, dal palazzo espositivo l’affaccio sulla meraviglia degli scavi da cui è riaffiorato l’ateneo di Adriano e ritrovata la scuola dei filosofiLe memorie di Adriano erano nascoste sotto appena cinque metri di terra. Roma è un’opera d’arte unica che sa ben accogliere ogni declinazione dell’arte.

 

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