Gli ultimi Etruschi testimoni di memoria, poesia e tradizioni artistiche alla Rocca Albornoz a Viterbo

Viterbo – Sala piena e grande successo domenica scorsa per l’evento Ultimi Etruschi, presentato dalla Carovana Narrante di Emiliano Macchioni, all’interno della mostra fotografica “Il risveglio degli Etruschi” di Enzo Trifolelli.

Un pomeriggio all’insegna della narrazione, che ha permesso ai presenti di compiere un viaggio mentale nella Tuscia più autentica e segreta, quella dei suoi ultimi poeti e dei suoi artisti.

Un viaggio alla maniera della Carovana Narrante,  stavolta fra le quattro mura dello splendido Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz a Viterbo. In mezzo alle magiche tele fotografiche etrusche  di Enzo Trifolelli, maestro del FotoTempismo, si sono esibiti sotto la regia di Emiliano Macchioni, ideatore della Carovana, e guidati dalla voce esperta della moderatrice Elena Cacciatore, i cosiddetti ultimi o nuovi etruschi, testimoni di memoria, poesia e tradizioni artistiche, svelanti il senso originario e identitario della Tuscia. Oltre alla proiezione dei cortometraggi sul Poeta Vernacolare di Blera, Giannni Tedeschi, con la sua poesia Bieda N’guattarella, recitata per le vie del  borgo, e i video dei viaggi della Carovana, si sono esibiti in narrazioni e performance sugli Etruschi:  il fine Dicitore Ivo Valentini, 86enne conoscitore a memoria dei versi dialettali dei più grandi poeti viterbesi, Realino Dominici, Poeta della Valle dei Calanchi e pilastro della Carovana, Marco Rossi, Narratore di Comunità con la sua poesia “Li potenti e li poracci della Tuscia” e l’artista del nenfro etrusco, Francesco Ercoli da Monte Romano, che ha esposto i suoi volti ancestrali di pietra all’interno della sala.

Grande commozione durante la magistrale  recitazione di “Natale de na vorta” di Edilio Mecarini su Pianoscarano, eseguita da Valentini, sotto gli occhi di Giovanni Celestini, figlio di Valerio, gestore della Cantina in Via dei Vecchi, luogo simbolo della comunità pianoscaranese, a cui anche Realino Dominici ha dedicato il suo canto  “L’ultimo calzolaro di Pianoscarano”.

Stornelli sulle osterie della Tuscia, eseguite con la chitarra dal Narratore Marco Rossi e poesie sul Natale di Giuseppe Fucini e  Salvatore Di Pietro, egregiamente declamate da Ivo Valentini.

Tanti gli operatori culturali presenti in sala e grande successo della mostra fotografica di Enzo Trifolelli, che continuerà fino al 30 gennaio.

Il ringraziamento della Carovana Narrante è rivolto al  Museo Nazionale Etrusco di Viterbo per la grande ospitalità e l’impeccabile organizzazione, a tutti i presenti, che hanno riempito la Sala.

Un evento di Cultura Libera  per capire che la sinergia vince sempre e che la nostra Tuscia è un mondo da riscoprire e da raccontare al mondo, partendo proprio dai suoi testimoni straordinari, di memoria e bellezza. I suoi ultimi Etruschi.

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