Girare il mondo a basso budget? Partire come ragazza alla pari

Per i ragazzi desiderosi di viaggiare senza spendere molto, vivendo in un contesto familiare protetto ma senza rinunciare a un’esperienza in autonomia, il programma alla pari di WEP – organizzazione internazionale che promuove scambi e corsi di lingua all’estero – rappresenta una valida scelta.

I giovani tra 18 e 30 anni con la passione del viaggio possono vivere all’estero ospitati, per un periodo di due anni, con una famiglia straniera, conoscendone lingua, abitudini e condividendone la quotidianità. Durante questo periodo la ragazza Au Pair si occuperà dei bambini e svolgerà le faccende di casa in cambio di vitto, alloggio e di un rimborso spese. Un’occasione per potenziare l’apprendimento di una lingua straniera mentre si trasmette la cultura e le tradizioni del proprio paese d’origine. L’au pair viene infatti accolta come un membro della famiglia che si prende cura dei fratelli più piccoli, preparando loro la colazione, accompagnandoli a scuola o aiutandoli a fare i compiti. Un modo per vivere ed esplorare una città straniera con costi molto ridotti.

“L’idea di candidarmi per il progetto Au Pair mi è venuta dopo aver sentito la testimonianza di una parente che aveva partecipato, soggiornando in Irlanda presso una famiglia” – racconta Chiara Radice, venticinquenne di Grantola, in provincia di Varese, che da circa un mese si trova negli USA – “Ho deciso di partire perché sentivo il bisogno di colmare le mie lacune linguistiche e di viaggiare per conoscere gente e visitare nuovi posti, essendo giovane e avendo poche risorse da investire il progetto si è rivelato la soluzione più fattibile. Inizialmente volevo andare in California per il clima temperato, ma poi sono stata contattata da questa famiglia del Michigan di cui mi sono subito innamorata. Quindi sono partita per South Lyon una piccolissima cittadina nello stato del Michigan”.

Dal Rapporto Italiani nel Mondo 2017 di Migrantes oltre il 39% dei 124mila italiani partiti per l’estero nel 2016 sono giovani tra i 18 e i 34 anni (circa 9.000 in più rispetto all’anno precedente) con la Lombardia che si attesta al primo posto per partenze, seguita da Veneto, Sicilia, Lazio e Piemonte. Numeri che confermano la tendenza sempre più in crescita dei giovani italiani a caccia di opportunità in giro per il mondo.

Per tutta la durata del soggiorno questi ragazzi vivono a contatto con le famiglie ospitanti, immersi nella loro routine. A South Lyon Chiara è stata accolta con calore e affetto: “La famiglia è composta da madre, padre (separati) e da tre figli. I figli più grandi di 10 e 9 anni frequentano la scuola fino alle 17:00, mentre la più piccola di soli 3 anni rimane a casa. Mi occupo dei bambini, soprattutto della più piccola che rimane con me fino al rientro della madre dal lavoro, preparo i pasti e svolgo le mansioni di casa come la cura dei bambini (bucato, sistemazione della camera dei bambini, compiti…). È vero che rispetto ad altri ragazzi che sono partiti per questa esperienza, lavoro tante ore, ma è un piacere per me aiutare questa famiglia. Inoltre il fine settimana è sempre libero. La prossima settimana andrò per la prima volta a New York da sola per una breve vacanza!”. Come sta cambiando la vita di Chiara? “Mi considero timida e la decisione di partire per un posto così lontano e diverso dall’Italia, e di aver affrontato questo primo mese con così tanto entusiasmo, mi ha sorpresa. Ho scoperto una parte estroversa del mio carattere che non conoscevo”.

Il team WEP segue i giovani che hanno deciso di intraprendere questa esperienza prima e durante”. il soggiorno, individuando la famiglia ospitante e rimanendo a disposizione durante tutta la permanenza. Le destinazioni fra cui scegliere sono Inghilterra, Spagna, Francia, in Europa e Usa e Australia nel resto del mondo.

WEP presenterà a Roma il programma Au Pair – ragazza alla pari giovedì 15 marzo a partire dalle 16:00 presso la sede WEP in via E.Q. Visconti 20.

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