Pianoscarano il quartiere storico di Viterbo, in cui proprio in questo giorno di Pasquetta, gli Amici del Comitato erano soliti allestire la grande tavolata della colazione di Pasqua, aperta a una intera comunità che nel momento conviviale si ritrovava tra abbracci e strette di mano, gesti e rumori adesso sopraffatti da un silenzio assordante. Niente ha però mutato il fascino di questo quartiere, fiero della sua storia.
Qualche giorno fa in una delle passeggiate consuete, arrivato in via Sant’Andrea sono rimasto attratto da un grande portone in ferro che lasciava intravedere un’insegna. “La Mala Spina – Scuola del Legno”, all’esterno si stavano ripulendo delle grosse tavole, che poi mi hanno spiegato sarebbero servite per la costruzione di un letto. Il colpo d’occhio mi riporta la visione di una Falegnameria Classica, poi scorgo il resto, Restauro, Intaglio, Progettazione, Design.
Accedo nei locali luminosi, in cui forte ma piacevole è l’odore del legno. L’ordine regna in ogni angolo, i numerosi attrezzi dal più grande al più piccolo sono disposti sulle rastrelliere in perfetto ordine, quasi a formare delle composizioni. Banchi da lavoro al centro della stanza principale. Ad accogliermi arriva uno dei maestri fondatori della scuola Giacomo Malaspina barbetta bianca e una grande voglia di raccontare.
”Qui chiunque può fare la propria esperienza. Anche chi nel campo muove i primi passi.
Tornitura, falegnameria classica, restauro, intaglio, progettazione”. Il logo che fa bella mostra sull’insegna, è un simbolo di una tribù indiana d’America, che indica l’albero e seguito da un trattino inferiore indica la foresta.
Giacomo Malaspina marchigiano, nativo di Porto San Giorgio in provincia di Fermo, si è laureato in conservazione dei Beni Culturali trasferendosi da tempo nella Tuscia, dove ha dato forma ai suoi desideri, trasmettendo poi esperienza e saperi agli allievi attratti dal legno . “La nostra peculiarità sta nell’offrire uno spazio in cui creatività e manualità si fondono per dare vita ai progetti. L’idea di ognuno trova mezzi ed assistenza pronti a realizzarsi”.
La scuola propone diversi corsi:falegnameria – dove s’imparano le tecniche base per la lavorazione del legno- tornitura dove si possono apprendere le nozioni per lavorare in sicurezza facendo pratica su corretto impiego delle “sgorbie” ed utilizzo per i principali angoli di taglio- intaglio indirizzato alla progettazione e realizzazione di decorazioni attraverso lo studio e la riproduzione di motivi classici dell’intaglio decorativo rinascimentale. a progetto offrono uno spazio in cui creatività e manualità si fondono per dare vita a nuove idee.
La Scuola del legno accoglie ogni tipo di allievo come hobbisti e professionisti, organizza giornate a tema, raduni, corsi speciali e corsi gratuiti,si pone come un luogo per ritrovarsi scambiarsi idee e suggerimenti intorno alla passione per il legno.
Dopo l’esplicativo organizzativo Il Maestro Giacomo Malaspina mi accompagna verso un piccolo scrittoio dalle semplici linee dove i due materiali il legno e il ferro si sono fusi dando vita ad una struttura elegante e leggera, Malaspina rende evidente con quanta cura e precisione sono realizzati i particolari. L’oggetto che più attrae è sicuramente una panca realizzata piallandola a mano, ricorda nella forma una tavola grezza così come esce dalla segheria. Le gambe realizzate in ferro si inseriscono perfettamente nel legno, il colore nero opaco ne esalta il progetto.
La giovane rivista Legno Lab, a cui la Scuola del Legno presta la propria collaborazione, si connota come uno strumento-guida per conoscere, progettare, costruire e restaurare, un punto di riferimento per amatori e professionisti del legno.
La Scuola del Legno è nata dall’idea di due amici, Giacomo Malaspina e Vasco Araldi con il presupposto di creare un luogo per condividere la passione per la lavorazione del legno. Dietro l’idea della scuola c’e una ricerca che ci riporta alla nobile storia dell’artigianato iniziato in Italia dopo l’anno mille che ha reso la nostra manualità famosa in tutto il mondo, un patrimonio immenso fatto di uomini, idee, manualità artigiana, “Che vogliamo custodire” afferma Malaspina. “Non vogliamo essere la classica “scuola”, ma un luogo di ritrovo per scambiarsi idee, suggerimenti e condividere una passione anche con momenti conviviali come il pranzo di fine corso insieme agli allievi, tradizionalmente consumato tra i banchi del laboratorio(in era anti-covid).Aspettiamo oggi di riprendere tutte le nostre meravigliose abitudini.
Esco dalla Scuola impressionato da un mondo che prima di entrarvi ignoravo, una eccellenza che abbiamo a portata di mano e la riflessione è d’obbligo. La pandemia nella sua staticità ci ha spinto a guardare quello che prima non riuscivamo a vedere.
A.P.S Scuola del Legno
Via Sant’Andrea,98
0100 VITERBO