Nei giorni scorsi, la Asl di Viterbo ha ospitato una delegazione di 5 medici provenienti dalla Corea del sud, nello specifico dagli ospedali Shinchon severance hospital, Sacred heart hospital, Seoul soon chun hyang e Sanglim chung ang university Gwangmyeong hospital, per i quali è stato organizzato, nell’ambito di un progetto di formazione internazionale, un workshop sulla gestione clinica e interventistica del paziente con arteriopatia iliaco femorale e periferica.
L’azienda sanitaria viterbese ha partecipato alla realizzazione dell’incontro formativo attraverso le unità operative di Radiologia interventistica, di Chirurgia vascolare e di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Belcolle. L’equipe multidisciplinare aziendale è stata composta dai medici interventisti Fabrizio Chegai, Alessio Bozzi, Armando Raso, Pier Luigi Aloisio e Fulvio Gasparrini, dai chirurghi vascolari Antonio Lorido, Vittorio Brizi e Debora Maruca, e dall’anestesista David Maresca.
“Il corso – spiega il direttore dell’unità operativa di Radiologia vascolare e interventistica, Fabrizio Chegai – è stato strutturato con una prima parte di tipo teorico interattiva, clinical based discussion, presso la sala conferenze della Cittadella della salute di Viterbo, dove sono stati affrontati i recenti dati della letteratura, traslandoli nella discussione dei casi clinici che sarebbero poi stati eseguiti durante le sessioni operatorie del pomeriggio e del mattino seguente. Con il dottor David Maresca è stato affrontato l’aspetto di gestione anestesiologica e del dolore nei pazienti durante le procedure di rivascolarizzazione. La mattina è stata conclusa dall’intervento del professor Roberto Gandini (associato del Policlinico di Tor Vergata e tra i massimi esperti italiani ed europei sulla tematica trattata) sulle procedure estreme sui salvataggi d’arto”.
Gli ospiti hanno poi assistito alle sessioni operatorie, dove sono state mostrate le tecniche avanzate di rivascolarizzazione con l’ausilio delle strumentazioni tecnologiche di ultima generazione e all’avanguardia presenti presso la Asl di Viterbo, evidenziando come il lavoro multidisciplinare sia sempre associato a un miglioramento qualitativo del servizio offerto. Nello specifico, nel corso delle sessioni, sono state praticate tecniche di debulking con aterotomi e palloni a ultrasuoni, utilizzati device a rilascio di farmaco per il miglioramento della pervietà delle arterie trattate e impiegati sistemi di imaging avanzato come l’ecografia intravascolare (ivus), utile a ottimizzare e a offrire una terapia su misura per ciascun paziente.
“I team presenti, infermieristico (composto da Giuseppina Lamino, Claudio Calevi, Anna Maria Capitanelli) e tecnico della sala angiografica (composto da Andrea Donati, Gianluca Esposito e da Angelo Monteleone) – prosegue Chegai – , hanno contribuito in maniera fondamentale alla riuscita dell’evento, mettendo in campo competenze e professionalità necessarie a un’equipe di radiologia interventistica. Un grazie va anche al personale di supporto, tra i quali gli OSS Claudio Curcuru e Alvaro Saleppichi, che, nonostante le problematiche collegate ai numerosi cantieri presenti in ospedale, hanno garantito cambi sala e pulizia delle stesse, al fine di poter operare nel miglior tempo possibile”.