A Foro Traiano Coldiretti unita per salvare il pecorino Dop

Un martedì 22 novembre, assolato al Foro di Traiano. La Coldiretti Lazio si presenta numerosa per richiamare l’attenzione con una manifestazione di grande forza unitaria che parte dal prezzo del latte ovino, crollato negli ultimi mesi, sino con l’ausilio di oltre mille pastori con pecore al seguito ad accendere la protesta per salvare il pecorino. Due di fatto le motivazioni alla base della protesta. In primis le difficoltà del comparto produttivo laziale del Pecorino Romano penalizzato da una politica di filiera influenzata dai poteri forti. La seconda motivazione, invece, è quella di sollecitare il Consorzio di Tutela della Dop a prestare più attenzione nei confronti degli allevatori, in particolare di quelli romani e laziali relegati ai margini del circuito produttivo dallo schiacciante predominio sardo.“La delegazione di Viterbo attivamente presente con il presidente Mauro Pacifici e il direttore Alberto Frau. “E’ una vertenza che va chiusa nel più breve tempo possibile, ne vale la sopravvivenza dei nostri allevatori” Ha ribadito lo stesso Pacifici.Al Mipaaf viene richiesto di istituire, in un dossier, la nuova Dop del Cacio Romano e chiederemo al Consorzio di Tutela di valorizzare la filiera laziale del Pecorino attraverso la introduzione di un sotto marchio che permetta al nostro prodotto di essere venduto sui mercati con la dicitura Pecorino Dop Laziale, per potersi così distinguere chiaramente da quello prodotto in Sardegna che oggi monopolizza le vendite”.“ha dichiarato Aldo Mattia, direttore della Coldiretti del Lazio.Al fianco della Coldiretti anche il comune di Roma e la Regione Lazio.
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