Festival di Berlino migliore attore Elio Germano, per la sua interpretazione di Ligabue

Grandi riconoscimenti per il cinema italiano con due Orsi d’argento nella 70a edizione del Festival di Berlino, la prima con la direzione artistica di Carlo Chatrian: quello di migliore attore va a Elio Germano, per la sua interpretazione del pittore Ligabue in “Volevo nascondermi”, di Giorgio Diritti, mentre i fratelli D’Innocenzo vincono il riconoscimento per la sceneggiatura di “Favolacce”, da loro diretto. L’attore romano è il quarto italiano premiato a Berlino dopo Alberto Sordi (“Detenuto in attesa di giudizio”, 1972), Michele Placido (“Ernesto”, 1979) e Gian Maria Volontè (“Il caso Moro”,1987) ed eguaglia il record di Volontè nell’aver vinto in entrambi i festival. Subito dopo aver ricevuto l’Orso, Germano ha affermato: “Voglio dedicare questo premio a tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta e ad Antonio Ligabue e alla grande lezione che ci ha dato, che è ancora con noi, che quello che facciamo in vita rimane. Lui diceva sempre ‘Un giorno faranno un film su di me’ ed eccoci qui!” –Il ministro Dario Franceschini: orgoglioso di premi a film italiani a Berlino “Un grande giorno per il cinema italiano. Orgogliosi dell’Orso d’argento a Elio Germano per “Volevo Nascondermi” di Giorgio Diritti dedicato al pittore Ligabue e dell’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura a “Favolacce” di Damiano D’Innocenzo e di Fabio D’Innocenzo. Questi due prestigiosi riconoscimenti confermano la qualità, la vitalità e la contemporaneità del cinema italiano capace di raccontare al mondo storie universali con eleganza e originalità”.

Ecco i premiati della 70a edizione del Festival di Berlino

Orso d’oro: “There Is No Evil” dell’iraniano Mohammad Rasoulof.
Orso d’argento Gran Premio della Giuria: “Never Rarely Sometimes Always” di Elisa Hittman (Usa).
Orso d’argento per la regia: al sud coerano Hong Sang-soo per “The woman who ran”.
Orso d’argento miglior attore: Elio Germano per “Volevo Nascondermi” di Giorgio Diritti, dedicato al pittore Ligabue.
Orso d’argento migliore attrice: Paula Beer, interprete del tedesco “Undine”, di Christian Petzold.
Orso d’argento per la migliore sceneggiatura: Damiano e Fabio D’Innocenzo per “Favolacce”.
Orso d’argento per contributo artistico: Jürgen Jürges per la fotografia del russo “Dau. Natasha” di Ilya Khrzhanovkiy e Jekaterina Oerte
Orso d’argento del 70°: “Delete History” dei francesi Benoît Delépine e Gustave Kervern

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