FdI Viterbo: “La città intitoli una via al venerabile Gianfranco Chiti”

Durante l’Udienza del 24 gennaio concessa a Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, il Sommo Pontefice ha autorizzato il medesimo Dicastero a promulgare i Decreti riguardanti le virtù eroiche del Servo di Dio Gianfranco Maria Chiti, Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, nato il 6 maggio 1921 a Gignese (VB) e morto a Roma il 20 novembre 2004.
Viterbo ricorda con somma stima e deferenza il beato Chiti per le grandi doti umane esercitate ancor prima della vocazione che lo ha condotto a intraprendere il suo cammino di fede.
Ufficiale pluridecorato dei Granatieri, veterano della seconda guerra mondiale, nel dopoguerra ricoprì vari incarichi nell’Esercito Italiano tra cui quello di comandante della Scuola sottufficiali dell’Esercito Italiano di Viterbo. Congedatosi nel 1978 entrò nell’Ordine dei frati Cappuccini venendo ordinato sacerdote nel 1982. Nel corso del 1990 iniziò personalmente la ricostruzione dell’antico convento di San Crispino da Viterbo a Orvieto.
Nel maggio 2015 è stata aperta la causa di beatificazione. Il 30 marzo 2019, nel Duomo di Orvieto, è stata officiata una cerimonia solenne per la Chiusura del Processo Diocesano della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio, Fra Gianfranco Maria Chiti da Gignese.
Il gruppo di Fratelli d’Italia, a 20 anni dalla morte, chiede che la città di Viterbo in cui il “Colonnello Chiti” operò con grandi doti di Umiltà e Giustizia nei confronti dei suoi dipendenti e delle famiglie, intitoli una via al venerabile, grande esempio di fede e di carità.

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Gruppo consiliare Fratelli d’Italia Viterbo

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