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lunedì, aprile 29, 2024
Papero

Papero Alfredo di Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata alla Cittadella della Musica di Civitavecchia

Ultimo appuntamento per la terza edizione della rassegna A teatro in famiglia pensata per il giovane pubblico alla Cittadella della Musica a cura del Comune di Civitavecchia e ATCL – Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, il 9 marzo ore 17.30 con Papero Alfredo di Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, con Simone Guerro, regia Daria Paoletta e burattini di Sig. Formicola e Marina Montelli.

inizia il 14 gennaio ore 17.30 con la Compagnia Teatro Verde in Il gatto con gli stivali nella riscrittura di Roberto Marafante, regia Emanuela La Torre con Giovanni Bussi, Andrea Calabretta, Enrico Biciocchi e le musiche originali Marco Schiavoni. Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.

Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.

Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.

E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.

Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.

Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.

Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.

E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.

Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.

Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.

Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.

E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.

Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.

Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.

Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.

E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.

Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.

Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.

Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.

E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.

Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.

Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.

Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.

E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.

I burattini non sono mica tutti uguali. Sono proprio come le persone: diversi. Hanno i loro sogni, i loro gusti, i loro desideri; e quando vogliono puntano i piedi, come i bambini (e certi grandi) anche se i piedi loro non li hanno. Papero Alfredo è il nuovo burattino di Bruce: piccolo e deciso ma anche inesperto e un po’ capriccioso. A lui piacciono la musica Rap e il Freestyle, le Challenge, le dirette video e di fare il pirata in baracca proprio non gli va giù. Questo è un problema per il povero Bruce: il Tesoro dei Pirati è il suo spettacolo più bello, quello che gli chiedono sempre. Una mattina, dopo 120 giorni chiusi in casa senza lavorare, suona il telefono. Finalmente gli chiedono di fare lo spettacolo. Papero Alfredo però punta i piedi: niente da fare, vuole restare in camera davanti al suo computer! Altro che pirata, lui è uno Youtuber! Una storia divertente che racconta del rapporto tra vecchio e nuovo, tra babbi e figli: generazioni destinate ad amarsi, sfidarsi, e rincorrersi per l’eternità.

 

La Cittadella della Musica è in via D’Annunzio, a Civitavecchia

Biglietteria del Teatro Traiano, Corso Centocelle 1 – Civitavecchia

Aperta anche nei giorni di spettacolo dal lunedì al sabato negli orari: 9 – 13 / 15 – 17, la domenica 15-17. Tel. 0766370011.

Chi acquista il biglietto su Ticketone può ritirare il biglietto presso il Teatro Traiano fino alle ore 17.00, dopo direttamente presso la Cittadella della Musica.

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Data

09 Mar 2024

Ora

17:30

Luogo

Civitavecchia
Categoria