“Din Don Down” di Paolo Ruffini è molto più di uno spettacolo comico

di redazione spettacoli

Lo aveva premesso il bravissimo attore toscano che alla fine delle due ore di spettacolo saremmo usciti molto più riflessivi, ma anche con il sorriso sulle labbra aggiungiamo noi.

Nel programma del Summer Festival alla Marina di Civitavecchia, domenica 10 agosto, dietro di noi una stupenda ruota panoramica, per non perdere di vista la giocosità e i nostri sogni. Lui, l’istrione Ruffini, prende possesso del palco aggirandosi tra il pubblico, armato di incensiere, si diverte prendendone di mira alcuni, impossessandosi di cellulari, creando quell’alchimia che non si spezzerà per tutta la durata dello spettacolo. “Din Don Down” è molto di più di uno  spettacolo comico, lo sottolinea il sottotitolo: Alla ricerca di Dio, vede protagonista Paolo Ruffini insieme alla livornese Compagnia Mayor Von Frinzius, composta da attori con sindrome di Down. Lo spettacolo affronta temi legati al divino, mescolando ironia, improvvisazione e momenti di tenerezza, il tutto accompagnato dalle note di un’eccellente Claudia Campolongo al pianoforte. Un mix di spregiudicata, ironia e brillante improvvisazione, in questa nuova edizione pronta a superare il trionfo della precedente. Con Din Don Down si vogliono sfidare i confini del politicamente corretto e approcciarsi a un nuovo grande concetto: quello d Dio, a prescindere dalle forme o le sembianze in cui ciascuno possa riconoscerlo.
Lo spettacolo si regge su improvvisazione comica, senza regole, che rovescia il senso più profondo di ciò che ci ostiniamo a definire “normale”, che sorprende e incanta, tra comicità, disobbedienza e tenerezza. In scena il carismatico Paolo Ruffini che resiste alle incursioni sfrenate degli attori speciali, parte preponderante del cast.

A fine spettacolo, il pubblico grato concede alzandosi in piedi un lungo, interminabile applauso ricambiato dall’inchino che abbraccia tutta la compagnia e lo sguardo commosso di un Paolo Ruffini che, nella sua scelta di teatro, ha unito alla bravura dell’attore quell’Io  che lo avvicina a un pubblico che non ha confini di età, che ha scelto temi che sanno emozionare e far sorridere. Nel Lazio i prossimi appuntamenti saranno il 25 e il 26 ottobre ottobre al Teatro Brancaccio di Roma.

 

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