Danni da fauna selvatica, Coldiretti Pacifici: “La Regione sblocchi gli indennizzi”

“E’ necessario attuare strumenti straordinari ed urgenti per permettere agli agricoltori di ricevere gli indennizzi economici previsti per i danni da fauna selvatica” afferma Mauro Pacifici, Presidente Coldiretti Viterbo “All’ emergenza sanitaria causata dal Covid-19 sta seguendo quella economica; per quanto le nostre campagne non si siano mai fermate, l’attività è rallentata e le problematiche economiche si avvertono anche nel nostro settore. A questo, si aggiunge la presenza dei tanti animali selvatici che stanno creando ingenti danni distruggendo i raccolti”.
“In linea con le agevolazioni nazionali in materia fiscale e contributiva” commenta Elvino Pasquali, Direttore Coldiretti Viterbo “ si potrebbe prevedere la liquidazione delle somme a favore degli agricoltori, a prescindere dalla verifica del Durc. Inoltre, la Regione Lazio ha un protocollo di risarcimento bloccato da diverso tempo che potrebbe portare ristoro alle aziende agricole, soprattutto in periodi come questi, che stanno mettendo a dura prova l’economia territoriale.”
Ovviamente in questi mesi di chiusura determinati dal lockdown, si sono visti su strada pochissimi mezzi e gli animali, soprattutto i cinghiali, hanno potuto circolare liberamente ed indisturbati. “Pur considerando, dal punto di vista ambientale, l’importanza della biodiversità faunistica del nostro territorio – continua Pacifici – dobbiamo tenere ben presenti i tanti problemi di sicurezza pubblica causati dagli attraversamenti improvvisi degli ungulati”.
La cronaca c’ ha riportato spesso della presenza dei cinghiali sul territorio del viterbese; gli attraversamenti hanno causato numerosi incidenti, talvolta molto gravi. Inoltre, i cinghiali stanno invadendo i campi di orticole, devastando ettari ed ettari di cocomeri, meloni, pomodori nonché i campi di cerealicole. Il danno è diretto sui prodotti, ma anche sulle piante, che quindi non saranno più in grado di dare altri frutti durante la campagna in corso.
Afferma ancora il Presidente Coldiretti Viterbo: “Riteniamo sia necessario attuare strumenti straordinari che possano consentire in prima battuta di intervenire a difesa immediata della sicurezza dei cittadini, delle colture e degli allevamenti e, in termini di prospettiva, di ripristinare il necessario e fondamentale equilibrio ambientale”.
In tal senso, in maniera complementare ai vigenti strumenti di gestione faunistica, ed a quelli che potranno essere ideati, pensiamo sia fondamentale dare impulso al protocollo concernente “Azioni di prevenzione e gestione per il contenimento dell’eccessiva presenza di cinghiali sul territorio regionale”, applicabile nelle aree protette regionali, e sottoscritto da Regione Lazio, Federparchi Lazio, Federazione Regionale Coldiretti Lazio e Legambiente Lazio.
Conclude Pacifici “Noi siamo pronti ad un tavolo di confronto che dia risposte rapide ed effettive sulle problematiche dei danni da fauna selvatica; problematiche su cui più volte abbiamo interpellato gli organi competenti ottenendo soltanto soluzioni temporanee e non risoluzioni che abbiano risultati nel lungo periodo. Per quanto questo momento storico sia straordinario, potrebbe essere l’ occasione giusta per affrontare questa problematica annosa”.

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