“Da Piero a Pier Paolo”, pubblico curioso e attento alla Rocca dei Papi di Montefiascone

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Grande successo di pubblico sabato 17 giugno alla Rocca dei Papi di Montefiascone per l’evento Da Piero a Pier Paolo organizzato dall’Associazione culturale Vox in Arte e dal Comune di Montefiascone.
In apertura dell’evento, la visione del documentario La leggenda della vera croce, capolavoro di Piero della Francesca, diretto dal regista Alessandro Perrella, a seguire la mostra, sempre curata dal regista Alessandro Perrella che ha visto la partecipazione della dottoressa Marina Sonzini, con letture della professoressa Michela Marconi.
Ha fatto seguito l’introduzione al film del Vangelo secondo Matteo da parte della dottoressa Rosella Lisoni e infine la visione del film completamente restaurato.
Durante la serata sono stati delineati i tratti che accomunano i due geni e le motivazioni che hanno indotto il regista bolognese ad avvicinarsi all’opera del grande pittore rinascimentale, del quale riproduce fedelmente nel suo film l’immagine della Madonna del parto di Piero della Francesca, che diviene il personaggio Modonna in tenera età.
I sommi sacerdoti saranno anch’essi la trasposizione cinematografiche dei sacerdoti dei quadri di Piero della Francesca.
Lo studio accurato e dettagliato dei volti dei dipinti di Piero della Francesca caratterizzerà anche i volti dei protagonisti del Vangelo secondo Matteo.
Un film percorso dal plurilinguismo e pluristilismo, che trova nell’accurata carrellata di volti in primo e primissimmo piano il suo elemento unificante.
Durante la serata è stato più volte ricordato quanto il film sia poetico, spirituale e apra la strada all’elemento visionario che caratterizzerà parte del cinema pasoliniano.
Film che restituisce la figura di Cristo quale rivoluzionario che scardina l’ordine costituito, che sovverte le convenzioni comuni e trascina le folle.
Un Cristo che rimanda al regista, nella sua corporatura esile e minuta, che fa del logos, della parola la sua forza vitale.
Un Cristo che “combatte con le armi della poesia”, duro con i duri e tenero con i deboli.
Un Cristo che ha il volto del giovane rivoluzionario spagnolo Enrique Irazoqui, un Cristo itinerante e irrequieto alla ricerca del Padre suo e della vita eterna.
Infine l’accento si è spostato sulla musica, coprotagonista del film. Una musica che sottolinea i momenti salienti del film: Bach, Mozart, gli Spiritual, Sergej Sergeevic Prokof’ev, i Canti dell’ Armata Rossa, Missa Luba (Messa cantata congolese). Musica che contribuisce a sottolineare la potenza del film, un vero capolavoro che resterà alla storia come il più bel film sulla vita di Cristo mai girato.
Evento ben curato, dagli elevati contenuti cuturali, grazie anche alla splendida molstra che sarà visibile fino al prossimo 28 giugno negli orari di apertura della Rocca dei Papi.

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