Covid-19. Un altro anno senza processioni del Venerdi Santo

di Giulia Benedetti

Il venerdì santo è strada verso la Pasqua della luce; insegnaci che Dio non dimentica mai nessuno dei suoi figli e non si stanca mai di perdonarci e di abbracciarci con la sua infinita misericordia. Ma insegnaci anche a non stancarci mai di chiedere perdono e di credere nella misericordia senza limiti del Padre” (Papa Francesco).

Per la seconda volta, la Pasqua e le celebrazioni ad essa legate saltano, sostituite da messe smart, in diretta Facebook o YouTube. La pandemia non risparmia niente e nessuno, non conosce sonno o limiti, anzi si modifica generando nuove varianti e potenziali pericoli per la popolazione. Per questo, è stato nuovamente necessario cancellare le numerose processioni e liturgie, circa novemila in tutto il territorio nazionale.

Rituali antichi e radicati nella cultura italiana, dall’indiscutibile sacralità e dai tratti spettacolari, al punto da diventare delle attrazioni turistiche, frutto dell’unione e dell’impegno dei cittadini delle differenti città e paesi.

Una delle più importanti e conosciute in tutta la Tuscia è sicuramente “La processione del Venerdì Santo” a Bagnaia: una processione antica, organizzata ogni anno dal comitato permanente del Venerdì santo che prevede un lungo e dettagliato corteo della Via Crucis. I quadri escono dalla chiesa di San Giovanni Battista, passando per le vie del borgo, giungendo infine alle porte di Villa Lante, dove avviene la crocefissione. Oltre 400 figuranti, tanti i ragazzi e i bambini, 10 cavalli e 18 quadri che ogni anno rievocavano e raccontavano questo passaggio fondamentale per la fede cristiana: la passione di Cristo, la morte del venerdì santo ed il varco verso la resurrezione della Pasqua.

Un tassello cruciale del DNA e dell’identità del borgo della Tuscia, che per la seconda volta deve essere rinviato per un bene superiore, un po’ come Dio che sacrifica il suo unico figlio per la salvezza dell’umanità.
Ma come vivono i bagnaioli questa assenza?

“I bagnaioli vivono con rammarico l’assenza di questi eventi” ci dice Yuri Miralli, nuovo presidente della Pro Loco Bagnaia. “Le sospensioni hanno toccato differenti aspetti della vita dei cittadini, a cominciare dalla settimana prima di Pasqua, con la sagra delle pizze di Pasqua di Bagnaia, un evento conosciuto in tutto il centro Italia. Così come per il giovedì della lavanda dei piedi, il giro delle chiese per vedere i sepolcri, ma soprattutto al paese manca la rievocazione storica della Passione di Cristo, famosissima in tutta la provincia con alle spalle più di 100 anni di storia. La mancanza di questi appuntamenti è molto sentita dai cittadini perché erano momenti di aggregazione sociale, culturale e religiosi con la presenza di un intero paese”.

Le conseguenze, dice Miralli, si avvertono anche a livello turistico.

“Purtroppo i commercianti, gli albergatori e i ristoratori hanno risentito la mancanza dell’evento perché in quella settimana pasquale nel paese si creava un movimento non indifferente a livello turistico. Era possibile assistere ad un parcheggio pieno di macchine e camper, con le persone che riempivano le piazze e le vie in attesa di queste celebrazioni.”

Sono previste delle dirette delle liturgie, in sostituzione delle processioni?

Il Comitato Pro Venerdì Santo, ha annunciato che Venerdi 2 Aprile alle ore 21.00 effettuerà sul proprio profilo Facebook una diretta con prOiezione di nuovi filmati e interviste insieme a ospiti. www.facebook.com/comitatopermanenteprocessionevenerdisanto

Amarezza, delusione e una certa dose di rammarico che uniscono un po’ tutta la Tuscia, ma con la consapevolezza di tutelare la salute della popolazione, di contribuire al contenimento di un virus potenzialmente mortale, con la speranza di poter tornare a celebrare i rituali pasquali il prossimo anno.

Processioni e cortei storici della Tuscia che saltano per la pandemia:

Arlena Di Castro

Bagnaia

Bagnoregio

Barbarano Romano

Bassano Romano

Blera

Bolsena

Canepina

Canino

Capranica

Caprarola

Carbognano

Castel Sant’Elia

Cellere

Civita Castellana

Civitella D’Agliano

Fabrica di Roma

Gradoli

Grotte di Castro

Latera

Marta Montefiascone

Monte Romano

Nepi

Onano

Orte

Piansano

Ronciglione

San Martino al Cimino

Soriano nel Cimino

Sutri

Tarquinia

Tessennano

Tuscania

Valentano

Vetralla

Vetriolo (Bagnoregio)

Villa San Giovanni in Tuscia

Viterbo

Appuntamento all’anno 2022.

La solennità della Risurrezione, che cade il 4 aprile nella preghiera universale si introdurrà una speciale intenzione per liberarci da questo difficile momento.

 

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