Coldiretti Viterbo in prima linea per la formazione

Continuano le azioni di Coldiretti Viterbo per la formazione in campo agricolo. Nell’ambito del Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020, la Coldiretti Viterbo ha collaborato con il C.P.I.A. “Giuseppe Foti” Viterbo/Roma tenendo il “Corso di potatura delle piante da frutto”. Le lezioni sono state seguite da Vannino Cappelloni, Presidente Senior per Sempre provinciale e anche regionale: “La formazione è un settore di cui mi sono sempre occupato all’interno di Coldiretti – afferma Vannino – ma questa volta è stato particolarmente interessante poiché mi sono relazionato con persone provenienti da altri Paesi, con tradizioni agricole diverse dalle nostre, abituati ad altri climi e altre coltivazioni. E’ stato un momento di crescita non solo per i frequentanti ma anche per me”.

“La formazione è da sempre uno degli asset strategici in Coldiretti – interviene Elvino Pasquali, Direttore Coldiretti Viterbo – la diffusione di così tante informazioni attraverso internet spesso porta molti a essere autodidatti. Questa consuetudine però, se non accompagnata da una corretta formazione, può rivelarsi fuorviante e talvolta molto pericolosa nel momento in cui ci si approccia al lavoro vero e proprio. C’ è sempre più necessità di figure professionali e di professionisti, noi siamo a disposizione per accompagnarle in questo percorso”.

Il programma verteva sulle tre produzioni principali della provincia del viterbese. Partendo da qualche cenno di biologia ed ecologia, come argomenti introduttivi, si è passati poi a indicazioni dettagliate su pomacee e drupacee per poi scendere nel dettaglio della potatura della vite e dell’ olivo. Le prime lezioni sono state svolte in aula presso le sedi del C.P.I.A. a Viterbo; purtroppo le due lezioni conclusive si sono dovute tenere a distanza seguendo i dettami dei DPCM susseguitisi nel periodo dell’ emergenza sanitaria.

“Come Presidente Senior per Sempre – conclude Vannino Cappelloni – ho il compito di tramandare la tradizione agricola e di raccontare come si siano evolute le cose. Ho la fortuna e l’onore di svolgere questo lavoro sia con adulti sia con bambini all’ interno della scuola. Il mezzo digitale ci ha, fortunatamente, permesso di portare a conclusione le 30 ore stabilite dal programma ma, non nego, avrei preferito continuare a parlare vis a vis con tutti i partecipati”.

Dati i risultati positivi ottenuti, è prevista a breve una nuova serie di incontri nella speranza di ritornare a una didattica che non solo insegni ma che permetta anche di creare comunità.

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