CNA Balneatori: “Chiediamo trenta anni di proroga delle attuali concessioni”

La Corte di Giustizia Europea dovrà pronunciarsi, il prossimo 14 luglio, sulla scadenza della proroga delle attuali concessioni demaniali marittime al 2020. Nell’attesa, CNA Balneatori mantiene alta l’attenzione con una serie di iniziative. Innanzitutto la richiesta di un incontro con le Regioni per conoscere l’esito della riunione degli assessori regionali al Demanio e al Turismo sollecitata proprio dalla CNA, con l’auspicio che emerga un impegno unitario a tutela delle imprese balneari, e fissata per il 27 giugno. Quindi l’istituzione, a livello nazionale, di un gruppo di lavoro formato da giuristi e rappresentanti della categoria, per valutare, subito dopo il pronunciamento della Corte, le iniziative da intraprendere.

“Intanto, negli stabilimenti balneari associati affiggeremo una locandina che ribadisce la nostra posizione: proroga di trent’anni per le attuali concessioni e adozione del doppio binario ovvero della distinzione tra le nuove concessioni e quelle in vigore. Non permetteremo che vengano messe a rischio attività, in prevalenza a gestione familiare, che contribuiscono per il 65 per cento al movimento turistico generale nel nostro Paese e svolgono servizi di interesse pubblico”, afferma Riccardo Pera, responsabile di CNA Balneatori di Viterbo e Civitavecchia.

Apprezzamento viene espresso per il dibattito apertosi al Senato sul tema delle concessioni.

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