Cioccolateria Santori , 30 candeline in piazza con l’uovo alto più di 6 metri con sorpresa

Trent’anni di dolcezze. Con un uovo gigante. Aria di festa alla Cioccolateria Santori di Castiglione in Teverina, che quest’anno spegne 30 candeline su una torta di onorata attività. Anzi, niente torta, “perché per festeggiare romperemo l’uovo gigante, per poi distribuirlo a tutti”, dice Fabio Capponi, che gestisce l’impresa con il padre Luciano e il fratello Luca. Impresa di casa CNA, “e questo per noi è un orgoglio: è sempre stata un punto di riferimento per il settore”, dichiara la segretaria di CNA Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni.

Un uovo gigante, ma quanto? La mega creazione è alta oltre 6 metri – “6 metri e 20, per la precisione”, ci tiene a sottolineare Fabio -, pesa un quintale e mezzo e per confezionarlo sono state necessarie quattro persone e 93 metri quadrati di carta. Come una casa. Dietro, c’è anche la collaborazione della Pro loco.

“Ci sono voluti quattro giorni pieni di lavoro, dalla mattina alla sera. Domenica 25 marzo, la domenica delle Palme, sarà una giornata speciale. Perché stavolta con questa iniziativa festeggiamo il nostro trentennale”. Iniziativa di cui a Castiglione in Teverina non si può più fare a meno: ormai a Pasqua è un rituale.

“Non è facile organizzare una cosa del genere – continua il cioccolatiere -. Ci vuole tanto lavoro, servono autorizzazioni e anche un’ambulanza, per fare qualche esempio. Ma la gente apprezza, quindi speriamo che anche il tempo ci assista”. Si parte alle 15, con le note della banda musicale locale. E con un programma ricco: giochi per bambini, il cicloclub “Dario Bianchi” e il motoclub “Enduristi stretti”, oltre all’esibizione dei ragazzi della palestra Tiber fitness. La rottura e la distribuzione dell’uovo gigante? Suspance: a sorpresa, nel corso della manifestazione.

1988-2018: sono 30 anni di bontà, per l’impresa di Fabio, Luca e Luciano. Portata avanti sempre con amore. “E’ un’attività storica – spiega Melaragni – che è stata in grado di mantenere costantemente elevato lo standard di qualità, riuscendo a ottenere anche il marchio collettivo Tuscia Viterbese. Nell’arte della cioccolateria è un’eccellenza, ma anche nella pasticceria ci ha fatto sempre apprezzare prodotti unici”.

La data di inizio attività forse già indicava che sarebbe andata così. “Abbiamo aperto il 14 febbraio 1988, il giorno di San Valentino. Hanno iniziato tutto mio padre e mia madre, Giulia Santori, scomparsa nel 2009: è da lei che l’azienda ha preso il nome”, ricorda Capponi con commozione.

“Per questo anniversario, invece di fare la torta rompiamo l’uovo. Ci siamo sempre dati da fare dalla mattina alla sera, e fortunatamente si lavora. Sono stati 30 anni vissuti con passione, a partire dai nostri genitori. Noi continuiamo cercando di dare sempre il meglio e sono convinto che mamma Giulia sia sempre qui con noi. Ci sono state gioie e dolori – conclude Fabio Santori – ma se oggi continuano a chiamarci, significa che qualcosa di buono lo abbiamo fatto”. Più di qualcosa. E non solo l’uovo.www.cioccolateria-santori.it

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